martedì 28 novembre 2017

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Con "The Good Fight" la nostalgia dell'era Obama
"Per tutti i nostalgici di «The Good Wife», la piattaforma Tim Vision offre in questi giorni un rimedio, portando per la prima volta in Italia il suo spin-off, la serie «The Good Fight» creata da Robert e Michelle King, con protagonista l'avvocatessa Diane Lockhart (Christine Baranski) uno dei personaggi più amati e riusciti della serie originale. Tra gli aspetti più affascinanti di «The Good Wife» c'era il continuo intreccio tra il racconto dei casi legali, le vicende personali della «brava moglie» Alicia Florrick Julianna Margulies), finita a suo malgrado al centro di uno scandalo provocato dal marito e costretta a ricostruirsi una vita da zero, e i riferimenti stringenti ai temi più caldi dell'attualità degli Stati Uniti, soprattutto politica. Molti personaggi, tra cui la stessa Diane, erano di solidi ideali democratici, vicini al partito dell'asinello. Replicare quelle atmosfere era una sfida non da poco e l'impressione è che da «Good Fight» (la giusta battaglia) emerga una forte nostalgia non solo per le vicende dello studio legale di Alicia ma anche per l'America dell'era Obama, come se il presente trumpiano fosse solo il realizzarsi di una distopia. «The Good Fight» riparte da Diane: come Alicia, anche lei è costretta a reagire in un momento di grande difficoltà quando tutti i suoi risparmi finiscono vittima di un truffatore che applica uno schema alla Madoff, la sua pensione dorata sfuma e deve ricominciare a lavorare in uno studio di avvocati di colore che a Chicago (la città degli Obama) si occupa in particolare di difendere persone afroamericane vittime di pestaggi e abusi da parte della polizia e delle autorità. Caso vuole che la figlia del truffatore sia una giovane e talentuosa avvocatessa che inizierà a lavorare con lei. Si sente la mancanza di Alicia, ma la serie (nata comunque con ambizioni e budget minori rispetto a quella originale) resta davvero godibile". (Aldo Grasso)

1 commento:

xanadu ha detto...

la serie-madre è un'altra cosa (molto meglio)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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