NEWS - Achtung, compagni! Ecco le serie tv più attese del 2017 in Italia
Articolo tratto da "La Stampa"
Se il 2015 è stato l'anno del lancio, il 2016 è stato l'anno del successo. Non si conoscono i numeri - non sono stati diffusi - ma Netflix è riuscita a ritagliarsi un posto al sole anche in Italia, stravolgendo il mercato. Ed è solo l'inizio. La produzione e la distribuzione delle serie tv è aumentata. Anche la Rai ha dovuto mettersi al passo: prima, un anno fa, con Non uccidere, esperimento riuscito a metà; poi, quest'inverno, con I Medici, kolossal magari criticabile dal punto di vista qualitativo ma non da quello quantitativo, e Rocco Schiavone. Sky non è rimasta a guardare e ha prodotto una delle «serie tv più attese del 2017» negli Stati Uniti, parola di Time: The Young Pope. Insomma: le serie tv, da futuro sono diventate realtà. Sono il nuovo modo di raccontare storie nell'audiovisivo.
E l'anno prossimo sarà così, ugualmente: si produce tanto, si produce anche con più attenzione. Innanzitutto, portando avanti serie di successo: il 2 gennaio, distribuita da Netflix, arriverà la quarta stagione di Sherlock, un episodio a settimana in contemporanea con il Regno Unito; poi toccherà a Twin Peaks di David Lynch con la nuova stagione, in Italia distribuita in primavera da Sky; e quindi a Il Trono di Spade, a Gomorra 3, arrivo previsto in autunno, alla terza stagione di Fargo e alle nuove puntate di House of Cards, sempre mandate in onda da Sky.
Non mancheranno le novità. Tra le serie più attese, vanno sicuramente segnalate Taboo di e con Tom Hardy, che qui in Italia non ha ancora una data d'uscita né un canale; Roadies, creata da Cameron Crowe e ispirata al suo film Quasi famosi, dal 30 gennaio su Mediaset Premium; Una serie di sfortunati eventi, ispirata ai libri di Lemony Snicket, che farà il suo esordio su Netflix il 13 gennaio; Legion, serie tv sui mutanti della Marvel che andrà in onda a febbraio su Fox; Big Little Lies, con Nicole Kidman, che farà il suo esordio il 13 marzo su Sky Atlantic; Iron Fist, nuova serie originale Netflix su uno dei supereroi di Casa Marvel, il quarto (su quattro) dei «Difensori», rilasciata il 17 marzo; e le due nuove produzioni di Sky Europa: Riviera e Britannia. E questa è solo la prima metà del 2017.
In cantiere ci sono tantissimi progetti, alcuni ancora in corso di scrittura, altri arrivati quasi alla fine della lavorazione. C'è la chiacchierata serie tv ispirata alla saga letteraria de L'amica geniale di Elena Ferrante, che verrà prodotta da Wildside (e di cui, a oggi, ancora non si conosce il broadcaster). C'è 1993, il sequel di 1992, con Stefano Accorsi e Miriam Leone, che dovrebbe andare in onda nella prima metà del 2017; c'è In Treatment, di cui solo pochi giorni fa è stato annunciato il nuovo cast (insieme a Sergio Castellitto, anche Giovanna Mezzogiorno e Giulia Michelini). E poi c'è Suburra, la prima produzione originale di Netflix in Italia: non sarà un sequel del film diretto da Sollima, ma nel cast sono stati confermati alcuni degli attori che abbiamo già visto al cinema, come Alessandro Borghi.
Non bisogna dimenticare che, a partire da dicembre di quest'anno, in Italia è arrivata anche Amazon Video, con le sue serie originali: a oggi, non sono state ancora rese disponibili Crisis in Six Scenes di Woody Allen, o Fleabag. La sensazione, comunque, è che anche il mercato italiano - con tutte le sue limitazioni, e i suoi rallentamenti - si stia sempre più avvicinando a quello internazionale. Buona parte del merito va riconosciuta a Sky, che in questi anni, in una progressione piuttosto veloce, è diventata leader delle produzioni made in Italy di qualità; e pure alla direzione della Rai, che ha stretto più di un accordo con Netflix per la diffusione delle proprie serie.
venerdì 30 dicembre 2016
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