lunedì 25 luglio 2016

NEWS - Clamoroso al Cibali! Sky perderà il 36% di valore nei prossimi 5 anni, la concorrenza della neonata Vivendi-Premium e Netflix destinata a erodere quote di mercato

Articolo di Claudio Plazzotta su "Italia Oggi"
Bank of America Merrill Lynch ha prodotto un interessante report sul mondo Sky plc, con attenzione al mercato britannico, tedesco e italiano. Il tutto confezionando il documento con una certa creatività, come una serie tv all'interno di un Box set di Sky, con tanto di «prima stagione», 13 episodi (all'Italia è dedicato il 13esimo), gran finale ed «episodio bonus». Eloquente il titolo affibbiato alla serie: The boiling frog, ovvero la rana in bollitura, che fa riferimento a una situazione in cui piccoli cambiamenti (come quelli cui è sottoposta una rana immersa in acqua tiepida in una pentola sul fuoco) possono però portare gradualmente a una situazione di crisi (nel caso della rana, alla bollitura e di conseguenza alla morte). Per la banca d'affari, quindi, il gruppo Sky, in Europa, si troverebbe in un contesto di lento declino, magari impercettibile ma inesorabile, e destinato a erodere drasticamente le quote di mercato e i margini. Quanto all'Italia, è presto detto: per Merrill Lynch la società guidata dall'amministratore delegato Andrea Zappia perderà il 36% del valore nei prossimi cinque anni, passando da 2,5 miliardi di sterline del 2014 (importo versato a Fox da Sky per l'acquisto di Sky Italia) a 1,6 mld nel 2020. I motivi di questo deprezzamento sono molti. Di sicuro il mercato degli abbonati alla pay tv in senso largo crescerà in Italia, passando dai circa 7 milioni di clienti nel 2016 ai 9,5 milioni del 2020. Cambierà, però, la composizione: se nel 2016, in base alle stime di Merrill Lynch, ci sono 4,775 mln di abbonati Sky, 2,255 mln di abbonati Mediaset Premium (escluse le pre-pagate) e 182 mila abbonati ad altre offerte, nel 2020 gli abbonati di Sky cresceranno a 5,164 milioni, ma soprattutto grazie alle offerte di Now Tv (la pay tv in streaming), quelli di Mediaset Premium a 3,240 milioni e gli «altri» esploderanno a 1,386 milioni. In sostanza tutta la crescita sarà intercettata dalle offerte di pay tv in streaming, un modello di business che, secondo la banca d'affari, rappresenta il futuro della cosiddetta tv a pagamento. Il miglioramento delle infrastrutture di rete, banda larga, fibra in Italia ha infatti rimosso le barriere all'ingresso per tanti soggetti. E Sky, dice il report, dovrà confrontarsi con nuovi competitor: sia Discovery, sia le offerte in Ott come Netflix o Vivendi-Mediaset. E, in particolare, queste offerte hanno «business models più efficienti poiché lavorano in stretta sinergia con le Telco. Vivendi sta per acquisire Mediaset Premium, che era un competitor debole per Sky Italia. Ma con Vivendi diventerà probabilmente un competitor molto più forte, con vantaggi nella distribuzione, nei contenuti, nel marketing, facendo forte leva sulla base di clienti di Telecom Italia», di cui Vivendi è il principale azionista. L'ingresso di Vivendi nel mercato della pay tv in Italia determinerà «per Sky una quota di mercato più bassa e costi più alti per l'acquisto dei diritti tv». In effetti, secondo le analisi di Bank of America Merrill Lynch, la quota di mercato di Sky Italia passerà dal 70% del 2014, al 68% del 2016, fino al 54% del 2020, mentre Mediaset Premium salirà dal 32% del 2016 al 34% del 2020. Concentrandoci su Sky, gli abbonati tv alle offerte non sportive resteranno stabili: 1,125 milioni nel 2016 come nel 2020. Quelli alle offerte sportive, invece, caleranno dell'1,4% passando da 3,5 milioni del 2016 a 3,449 milioni del 2020. Il boom ci sarà, invece, per gli abbonati a Now Tv: dai 150 mila del 2016 ai 590 mila del 2020.Non ci sarà un grande sviluppo dei ricavi pubblicitari di Sky Italia, che secondo Merrill Lynch rimarranno piatti: 234 milioni di euro nel 2016 come nel 2020. Per determinare la crescita, quindi, Sky dovrà lavorare su due fronti: spingere su Now Tv, che passerà dai 17 min di ricavi 2016 ai 79 milioni del 2020; aumentare i prezzi degli abbonamenti, in particolar modo per i pacchetti dello sport. L'arpu (ricavi medi mensili per abbonato) tra il 2016 e il 2020 salirà infatti da 35 a 37 euro per le offerte non sportive, da 45 a 50 euro per quelle sportive, e da 11 a 13 euro per Now tv. Con queste dinamiche, si potrà affrontare bene anche il probabile aumento dei costi per l'acquisto dei diritti sportivi in tv. Merrill Lynch prevede che i costi Sky per la Serie A di calcio passeranno dagli attuali 572 milioni all'anno a 681 min ( 19%), e quelli della Formula Uno da 77 a 100 min ( 30%). E così anche l'ebit di Sky Italia verrà tutelato: 72 milioni di euro nel 2016, e poi 115 nel 2017, e, ancora 121 milioni nel 2018, fino ai 146 milioni del 2020.

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