NEWS - Netflix sotto l'Albero! A Natale 2015 il possibile sbarco in Italia (a 7,99 euro mensili). Accordi con Telecom (per la fibra) e produttori (per serie tv italiane stile "Orange" o "House")
Articolo tratto da DailyNet
Una giornata come tante altre. Errore: è il 25 dicembre, ti svegli e
subito vai a curiosare sotto l'albero. E cosa trovi? Netflix. L'ormai
mitico servizio di streaming agognato dagli internauti aprirà la
versione italiana del suo catalogo di film e serie tv a 7,99 euro al
mese proprio durante il periodo delle festività natalizie. La febbre,
già innalzatasi a livelli esagerati qualche settimana orsono, quando si
era parlato di un debutto autunnale, pare stia raggiungendo livelli
oltre la classica guardia. I contatti con Telecom Italia sono stati
confermati e si parla di accordi con i produttori italiani. Tutto questo
mentre in Francia, dove Netflix ha aperto appena lo scorso settembre,
fanno scalpore gli 8 milioni che il gruppo Usa ha impegnato per produrre
con Gaumont la serie "Marseille", una fiction politica sulla linea di
House of Cards e che sarà messa online entro l'anno con quello che è
ormai il classico stile Netflix, cioè tutte le puntate assieme
contemporaneamente. Un accordo analogo potrebbe arrivare presto con un
altro produttore. Netflix esalta ma fa anche paura. A terrorizzare è
l'uso di banda. "Negli Usa Netflix consuma più di un terzo del traffico
internet in download nelle ore di picco, e fa registrare il più alto
volume tra tutti i servizi video a banda larga. I suoi più diretti
concorrenti, ITunes e Amazon, sono molto lontani, con quote
rispettivamente di 2,8 e 2,6%, mentre YouTube consuma il 14% della banda
disponibile", ha spiegato ad Affari e Finanza Augusto Preta, direttore
di It Media Consulting che, a fine mese, pubblicherà il rapporto Il
video on demand in Europa. Netflix ha portato benefici alle major e alle
telco, da cui la società compra traffico. A pagare il conto, almeno a
prima vista, sono state le pay tv: Netflix erode la cassa delle grandi
piattaforme, ovvero Hbo di Warner, Fox di News Corp negli Usa e poi,
attraversando l'Atlantico, Sky e man mano che entra nei vari mercati
tutti gli altri, Canal Plus di Vivendi, Premium di Mediaset, Movistar di Telefonica.
martedì 12 maggio 2015
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1 commento:
non ci credo fino a che non mi abbono
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