CORRIERE DELLA SERA
"Veep", umorismo disincantato sul potere
"In America la politica ha modi complessi di autorappresentazione e
la tv non ha certo perso occasione di trasformarla in racconto, in
oggetto di narrazione: dal capolavoro «West Wing» a «24», da «House of
Cards» fino a «Scandal». La Casa Bianca e i suoi uffici sono stati lo
sfondo d’intrighi e alti ideali, la cornice di azioni di patriottismo e
insieme dell’esercizio spietato del potere. Ma cosa succede quando il racconto televisivo non nobilita la politica ma
la osserva con occhio disincantato? Del resto è possibile scherzare
solo sulle cose serie (in Italia, per esempio, la realtà supera sempre
la fantasia e una serie sul Quirinale sarebbe impensabile). È questo il
punto di partenza di «Veep», la serie comedy firmata da Armando Iannucci
che racconta le giornate di Selina Meyer, la prima Vice Presidente (la
Veep) donna degli Stati Uniti (Sky Atlantic, mercoledì, ore 21.10, con
repliche anche il venerdì sera). Selina, interpretata in modo straordinario dall’attrice Julia Louis-Dreyfus,
non è propriamente un gigante della politica: consumata gaffeur, sempre
alla disperata ricerca dell’attenzione del Presidente, ha il dono di
mettersi continuamente in situazioni imbarazzanti, dalle piccole cose ai
grandi temi dell’agenda nazionale. Vorrebbe lasciare un segno nella
storia americana ma pare difficile che ci riesca, anche perché tende a
circondarsi di collaboratori improponibili, «yes men» capaci di
combinare più pasticci di lei. Bisogna subito dire che l’umorismo di «Veep» è
sottile e che forse il sottotitolo in italiano «Vicepresidente
incompetente» non rende proprio giustizia alla raffinatezza della serie.
Ci sono molte battute e riferimenti specifici della cultura americana,
che forse allo spettatore italiano rischiano di sfuggire. Ma la serie
resta molto divertente e promette di crescere nel corso delle puntate". (Aldo Grasso, 30.06.2014)
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