Nonostante sia danese di nascita, Connie Nielsen – interprete dell’inquietante/psicopatica Lily Gray nella 2° stagione inedita di “The Following” (in anteprima esclusiva su Premium Crime ogni lunedì) – vanta trascorsi italiani non da poco. Dopo il debutto a 18 anni da modella, si è spostata in Italia, dove ha vissuto alcuni anni tra Roma e Milano. Nel capoluogo lombardo ha conseguito un master class con Lydia Styx al Piccolo Teatro e ha allacciato una relazione con l’attore italiano Fabio Sartor, conosciuto sul set della serie tv “Colletti bianchi” del 1988 alla quale l’attrice ha partecipato; dall’unione dei due è nato poi il figlio Sebastian prima di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti, tra New York e San Francisco. Qui ha trovato fortuna al cinema in pellicole mainstream come “Il Gladiatore” (Oscar come “miglior film” nel 2001), opere europee (francesi in primis), cineasti DOC (come Brian De Palma che l’ha voluta in “Mission to Mars”), festival internazionali (“miglior attrice” nel 2004 a San Sebastian per “Non desiderare la donna d’altri”) o ultimamente nello scandaloso “Nymphomaniac” di Lars Von Trier.
martedì 18 marzo 2014
Nonostante sia danese di nascita, Connie Nielsen – interprete dell’inquietante/psicopatica Lily Gray nella 2° stagione inedita di “The Following” (in anteprima esclusiva su Premium Crime ogni lunedì) – vanta trascorsi italiani non da poco. Dopo il debutto a 18 anni da modella, si è spostata in Italia, dove ha vissuto alcuni anni tra Roma e Milano. Nel capoluogo lombardo ha conseguito un master class con Lydia Styx al Piccolo Teatro e ha allacciato una relazione con l’attore italiano Fabio Sartor, conosciuto sul set della serie tv “Colletti bianchi” del 1988 alla quale l’attrice ha partecipato; dall’unione dei due è nato poi il figlio Sebastian prima di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti, tra New York e San Francisco. Qui ha trovato fortuna al cinema in pellicole mainstream come “Il Gladiatore” (Oscar come “miglior film” nel 2001), opere europee (francesi in primis), cineasti DOC (come Brian De Palma che l’ha voluta in “Mission to Mars”), festival internazionali (“miglior attrice” nel 2004 a San Sebastian per “Non desiderare la donna d’altri”) o ultimamente nello scandaloso “Nymphomaniac” di Lars Von Trier.
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1 commento:
l'aria da nympho ce l'ha!
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