Sarah Shahi è il volto da tener d’occhio
della 3° stagione inedita di “Person of
Interest” (Premium Crime ogni
domenica in prima serata), la serie di Abrams-Nolan che ha anticipato il caldo
tema del Datagate. Secondo il “New York Post” la sua (ri)conferma nella nuova
stagione dopo la rapida apparizione nella 2° nei panni della killer governativa
Samantha Shaw si deve all’”impressione
indelebile della sua interpretazione tesa a dar vita a una figura senza pietà,
dal sangue freddo, capace di sbarazzarsi di una mezza dozzina di uomini come se
niente fosse”. “Dominare gli uomini e
sottometterli è divertente”, confessa l’attrice messasi in evidenza in “The L Word” (diventando idolo della
comunità lesbica), “Life” (al fianco
di Damian Lewis) e “Fairly Legal”
(passata su Joi). Gli stessi uomini che Shahi ha intrigato dalle pagine di “Maxim”, rivista specializzata in
fascino femminile che anche nel 2014 ha inserito l’attrice tra le “100 donne più sexy dell’anno”.
In “Person of Interest” la nostra ha
rinunciato alla controfigura – a dimostrazione di essere in perfetta forma
fisica, come hanno potuto ammirare i lettori da lingua in fuori di “Maxim” –
adottando ginocchiere ad hoc nelle scene di combattimento. “Adoro l’azione – confessa Shahi – mi piacciono le armi e sparare. Penso di
essere un uomo in un corpo da donna. Al make-up preferisco il fango! La mia
prima scena in ‘PoI’ è stata girata a gennaio, nel giorno più freddo dell’anno,
sul tetto di un grattacielo!”. Come a dire: per salire ai vertici del
successo c’è bisogno di sacrificio.
1 commento:
Che belle ciapett!!!
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