sabato 19 novembre 2011

Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!


Serie TOP questa settimana è Suburgatory, nuova divertentissima sitcom della Abc che per protagonisti l’esordiente Jane Levy, versione mignon di Emma Stone, nel ruolo di Tessa, e Jeremy Sisto (Six Feet Under) in quello di suo padre. Tessa è un’adolescente atipica: poco interessata a shopping e make up, va controcorrente e segue poco le mode, è arguta e perspicace, riflessiva e molto ironica. Adora New York e la sua atmosfera frizzante e creativa, ma nonostante ciò, è costretta a lasciare la città quando suo padre, preoccupato che possa crescere in un ambiente malsano e dispersivo, decide di abbandonare “l’isola felice” e trasferirsi in periferia.Qui in una sorta di patinata e plasticosa Wisteria Lane, con villette a schiera, praticelli impeccabili e cassette della posta perfettamente dipinte con colori pastello, le ragazze sono talmente modaiole da far rabbrividire anche Carrie Bradshaw: popolano il liceo, pianificano party esclusivi e trascorrono i pomeriggi nei centri commerciali, immerse in una superficialità dissacrante, costringendo Tessa a chiudersi a riccio nel suo “purgatorio suburbano”.La voce narrante della protagonista ci accompagna nel corso degli episodi, ci conduce su e giù per il quartiere, tra le luci ovattate e le tinte rosa shocking che fanno da cornice. La serie è un’irrinunciabile satira dei costumi e della società americana di oggi, e ricorda fortemente Mean Girls, celebre commedia adolescenziale da cui trae le incursioni nel trash e nel grottesco. Suburgatory non è per nulla pretenzioso, è piacevole e scorrevole, e seppur apparentemente banale a causa dell’inevitabile scontro città/provincia, regala irresistibili momenti divertenti e leggeri.

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Nonostante le alte aspettative e le ottime prerogative, la serie DOWN di questa settimana è Ringer, interpretata da Sarah Michelle Gellar. Ideata da Eric Charmelo e Nicole Snyder, Ringer ha debuttato lo scorso 13 settembre sulla CW, riscuotendo sì un discreto successo soprattutto tra i fan dell’ex “AmmazzaVampiri”, ma convincendo sempre meno a livello di plot, episodio dopo episodio. Tema portante della serie, sulla falsa riga del pluripremiato The Black Swan, il dualismo, in questo caso tra due sorelle gemelle, alimentato da vorticosi giochi di specchi, inquietanti proiezioni visive e prevedibili scambi di personalità. Bridget è un ex tossicodipendente testimone chiave di un delitto in uno strip club, che a poche ore dal processo in cui deve deporre ai danni del pericoloso pluriomicida, in preda al panico si dà alla fuga negli Hamptons, alla ricerca della sua gemella Siobhan. Riunitesi dopo sei anni di lontananza, e in seguito a un tragico incidente di cui per ora restiamo all’oscuro, le due sorelle partono per un giro in barca a mare aperto, da cui però Siobhan non farà mai ritorno, scomparendo misteriosamente. Bridget vede così una papabile via di fuga, coglie la palla al balzo e s’insinua nella vita della gemella, approfittando del fatto che nessuno è a conoscenza della sua esistenza. Il passato torbido di Siobhan non tarda però a venire a galla, e per Bridget iniziano i guai e senza rendersene conto, resta inghiottita in questo “mondo parallelo”, mentre da Parigi, la gemella presumibilmente defunta, trama ai suoi danni. Prendendo spunto dalla maggior parte dei thriller psicologici di questi ultimi anni, Ringer parte bene per sprofondare però nell’ovvietà, vittima della mancanza di colpi di scena plausibili e credibili. Enormi lacune nella regia smorzano purtroppo quella ricercata atmosfera inquietante e vagamente hitchcockiana che si vuole dare alla serie, scadendo nel b-movie di serie B, spesso privo di un filo logico che unisca gli eventi.

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2 commenti:

bea ha detto...

mi kiedo come si faccia a produrre una serie come RINGER...con quale coraggio?????

Anonimo ha detto...

secondo me entrambe le serie sono "stracotte"

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