venerdì 4 novembre 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Walking Dead", l'horror oltre i confini della paura
"È iniziata su Fox la seconda stagione di una delle serie più belle tra quelle viste lo scorso anno, «The Walking Dead» (Fox, lunedì ore 22.45). La curiosità era tanta, e non solo per gli sviluppi della trama, ma anche per vedere come la serie avrebbe affrontato i grandi temi evocati dalla prima stagione, piaciuta anche ai non appassionati di horror proprio per la sua capacità di vibrare di significati più profondi. Il piccolo gruppo di sopravvissuti all'invasione degli zombi (i morti che camminano del titolo) è in viaggio per cercare rifugio e nuova speranza. Lo sceriffo Rick si è ricongiunto con la moglie Lori e il figlio Carl, ma le cose sono più complicate di quanto sembri. Ogni sopravvissuto è portatore di una storia, ciascuno è figura di un sentimento forte: c' è chi si fa divorare dai sensi di colpa, chi avrebbe preferito morire e chi incita alla speranza, mentre il bad guy della situazione trova forse riscatto. Il problema che inizia a porsi però è quello della coesione del gruppo: che destino può avere se comincia a disgregarsi, se qualcuno viene lasciato indietro, se la leadership di Rick viene messa in discussione? I momenti splatter non mancano, ma la fame atavica e primordiale degli zombie evoca sempre negli ultimi umani rimasti una sorta di rispetto, un senso di tragica fatalità ancor più impressionante in uno scenario apocalittico che di questi tempi evoca immagini inquietanti. Come spesso succede nei telefilm targati AMC (il canale americano casa di gioielli come «Mad Men» e «Breaking Bad») tutto il racconto si dipana a partire da un'imponente figura maschile. Spesso sono personaggi inquieti, che si fanno amare proprio per i loro lati più oscuri (il cinismo di Don Draper, la crudeltà banale di Walter White) mentre la cornice «di genere» fa sì che lo sceriffo Rick, almeno per ora, rimanga un eroe tutto d'un pezzo, una figura quasi cristologica di buon pastore".
(Aldo Grasso, 03.11.2011)

4 commenti:

bea ha detto...

gran prima puntata, ma poi trovo che sia diventata molto statica, riproponendo quella chiusura che già mi aveva fatto storcere il naso nella prima...la casa in campagna in mezzo il bosco avrà pure tutte le sue valenze, ma a me già annoia...vedremo

Il dottor divago ha detto...

caratterizzazione dei personaggi più approfondita, interrogativi esistenziali pesanti in una cornice fantastica, e da un puntoi di vista dell'horror, giusta velocità degli zombie, nè troppo lenti come quelli di romero nè esageratamente sprinter come quelli di 28 giorni dopo.
Seconda stagioned a vedere fino in fondo.

gabry ha detto...

Come avevo già detto tempo fà e come ora confermo questa è una delle serie cult del momento. Non sò perchè bea continui a vederla anche se dalla prima puntata della prima stagione contunua a dare guidizi negativi....è proprio vero chi disprezza compra!!!

bea ha detto...

vista anche l'ultima puntata di ieri sera: la noia è sempre maggiore, sfido chiunque a dire che ieri sia stata una puntata emozionante...

@gabry: io non giudico senza vedere e di solito anche se un telefilm non mi piace lo vedo fino alla fine per poter dare un giudizio complessivo

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