sabato 14 giugno 2008

L’EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
A cura di: Leo “Grant” Damerini

GRAZIA
No 'House', no party!
"Non ho mai visto 'Dr. House'. Trovo ridicoli questi serial. Anche quelli migliori, americani come 'E.R.', dove c'era George Clooney che faceva il pediatra e salvava tutti".
(Andrea Vitali, autore del best-seller "La modista" - Garzanti, 29.04.2008)

CORRIERE DELLA SERA
"Heroes", la forza dell'equivoco

"E' chiara la natura fumettistica di 'Heroes': c'è un vorticoso gioco di citazioni e autocitazioni, per la felicità dei fans. La voce fuori campo svolge un ruolo determinante: è insieme racconto e commento, epica e ironia. 'Heroes' si esalta nell'oscuro, coltiva l'equivoco, dissimula l'identità dei suoi protagonisti, non si priva dell'indeterminatezza. Non si accascia mai nelle miserie della chiarezza, come di solito fa la fiction italiana".
(Aldo Grasso, 20.04.2008)

ENTERTAINMENT WEEKLY
Recito, ergo sum

"E' divertente sentir dire che io sappia quali siano le mie capacità, perchè l'unica ragione per la quale ho cominciato a recitare è proprio per scoprirle...".
(Katee Sackhoff, 04.04.2008)

IL MESSAGGERO
House, alzati e cammina!
"Su Canale 5 la nuova serie del 'Dr. House' viene mandata in onda accoppiata con la vecchia. Scelta sindacabile ma su cui tralasciamo. ma almeno si eviti il ridicolo di lasciare alla fine di un episodio un House ferito quasi a morte per ritrovarlo sanissimo dopo un break pubblicitario nell'episodio della serie successiva".
(Alberto Guarnieri, 24.04.2008)

LA REPUBBLICA
L'ascesa di "The Closer"
"Un telefilm in salita, nel senso che migliora col tempo, è 'The Closer'. Brenda è matta come un cavallo e riesce a trasformare questa caratteristica in una non comune capacità d'intervenire con tempi e modi giusti nelle storie, trattando a puntino sia i colleghi che gli assassini. I primi sono quelli più complicati, visto che la squadra maschile non si è mai riavuta dallo shock causato dall'arrivo del capo femmina - nemmeno troppo avvenente. Ma in realtà è una forzatura d'interpretazione, avercene di squadre maschili così. In ogni puntata si ride assai - alla lontana la protagonista è una Ally McBeal poliziotta - fioccano battute (lo staff sta consumando il pranzo di un matrimonio miliardario che è saltato, uno dice: non c'è niente di meglio che mangiare la torta di matrimonio di qualcun altro)".
(Antonio Dipollina, 12.04.2008)

IL GIORNALE
Aiuto, troppo noir in tv!
"Che il genere thriller piaccia non è una novità, ma la tv ne sta abusando e finirà per rovinarlo. Non ne posso più di vedere carabinieri e poliziotti americani su ogni canale, a tutte le ore. Mentre la letteratura noir aumenta di spessore, la tv appiattisce e svilisce".
(Laura Grimaldi, 29.04.2008)

LA STAMPA
Il falso realismo de "I Cesaroni"
"'I Cesaroni' è realismo falso. Hanno contaminato uno pseudo realismo contemporaneo con la favola. E' la tecnica alla 'Pretty Woman': sotto l'illusione della critica sociale, ci sono scenari assolutamente fiabeschi".
(Laura Toscano, 22.04.2008)

OK!
Pissi Pissi, Cin Cin!
"La cosa più strana che abbia fatto è stata spalmare la mia urina sull'acne. E' successo anni fa. Ora ho scoperto il Botox e ne faccio volentieri a meno...".
(Vanessa Williams, 20.04.2008)

IL SOLE 24 ORE
Visco, ma quali telefilm guardi?
"La pubblicazione dei redditi su internet? E' un fatto di trasparenza, di democrazia, non vedo problemi: c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano".
(Viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, 01.05.2008)

IL RIFORMISTA
I naufraghi della controriforma

"E' questa la forza di progetti narrativi come 'Lost': esprimono il coraggio d'affrontare la trama ingarbugliata dei nostri tempi. E' la storia di personaggi troppo umani, che non s'arrendono di fronte alla battaglia della vita moderna. Amano, odiano, mentono, ridono, si disperano. E ci credono ancora, accettano il confronto con le difficoltà e le frontiere da superare. Così diventano credibili, realistici: raccontano un frammento dell'animo umano, prendono vita, entrano nel fragile fluire del nostro presente. Sarà per questo che, dai tempi di Beppe Fenoglio, il nostro paese non riesce più a narrare l'epicità della vita. Siamo troppo presi a rimuovere la complessità del vivere moderno, troppo contro-riformistici per accettare un confronto diretto con la nostra ombra, e quella del nostro tempo. In fondo abbiamo già deciso: per noi è meglio prendere il sole in spiaggia, aspettando un miracolo".
(Remo de Vincenzo, 08.05.2008)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I CESARONI FANNO PENA...!

Anonimo ha detto...

VISCO è pazzo! per fortuna l'hanno mandato a casa!

Anonimo ha detto...

Ma Wiglielmina è pazza!!!

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