BOLLETTINO - “Separate Housewives”: aria di crisi a Wisteria
Nonostante il pubblico le premi a dismisura, eleggendole le più viste della tv americana, i critici a “stelle e strisce” si sono arrabbiati con le “Desperate Housewives”: la seconda stagione del telefilm creato da Marc Cherry, con ascolti dai 25 ai 27 milioni di spettatori in patria ed attualmente in onda su FoxLife in Italia, ha deluso ed e' stata liquidata da molti commentatori con giudizi negativi e attacchi a Cherry, accusato di non ''aver curato le sceneggiature”. Secondo David Bianculli del “New York Daily News” alla serie quest'anno mancano nuovi elementi di tensione: la trama degli episodi con il personaggio di Alfre Woodard, Betty, che tiene imprigionato qualcuno nella sua cantina, ''non ha solo sprecato il talento della Woodard ma anche il nostro tempo''. Molti i critici che ritengono che la colpa sia di Cherry, il quale dopo il successo planetario di “DH” avrebbe trascurato la sua creatura per dedicarsi a nuovi progetti. Un'accusa che l'ideatore, in un'intervista con l'Associated Press, rimanda al mittente: ''Sono coinvolto nella scrittura delle puntate come in passato, collaboro alle storie, offro spunti, riscrivo costantemente. Mi prendo il merito e la colpa per tutto quello che finisce in tv - ha detto - E' vero che stiamo provando nuovi elementi. Alcuni possono funzionare, altri meno; questa e' la natura di questo genere di tv. Non possono essere tutte gemme''. Ad aggiungere legna al fuoco ci ha pensato il “birillo” di Page Kennedy – l’attore di colore che nel secondo ciclo interpreta Caleb – il quale invece di dare la mano alle colleghe dava ben altro sul set: la ABC l’ha licenziato per “condotta impropria”. Ma soprattutto ha remato contro il pezzo tranchant (ed illuminante) di Henry Goldblatt su “Entertainment Weekly”, intitolato “Separate Wives”. Il critico ha notato che le quattro protagoniste, nei primi due mesi del secondo ciclo, si sono viste assieme per un totale di soli 135 secondi. “Ormai il serial è diviso in 4 sit-com che corrono parallele: la serio-comica Bree, la rigida mogliettina che ha perso il marito masochista; Susan, all’insegna della commedia romantica, deve lottare con la sua nemesi bionda (Edie) per un amore impossibile; Solis, ovvero ‘il suo milkshake attira tutti i ragazzi della zona sul suo praticello’; Lynette, la degna erede di Diane Keaton in ‘Baby Boom’. Il problema è che nessuna di queste serie ripropone le atmosfere dark del primo ciclo, quando il poker di donne si riuniva per svelare il mistero dell’amica suicida”. (Mary) Alice nel paese delle lavastoviglie.
(Articolo di Leo Damerini tratto dal "Bollettino dell'Accademia" del "Telefilm Magazine" di Marzo)
giovedì 9 marzo 2006
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3 commenti:
Il secondo ciclo su Fox fa skifo
è vero, meglio il primo
Non è più la stessa cosa in effetti
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