L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
LA STAMPA
"Killing Eve", partita a scacchi tra le ossessioni femminili
"Killing Eve è una storia di ossessioni. Da una parte c'è Eve Polastri, agente dell'MIS, esperta di assassine; e all'altra c'è Villanelle, incontrollabile (per gli altri), sociopatica, sopra le righe. Una è interpretata da Sandra Oh (l'ex Cristina Yang di Grey's Anatomy), così brava da ricevere una nomination come miglior attrice in una serie drammatica agli Emmy Awards 2018, la prima volta in assoluto per un'asiatica. L'altra è Jodie Comer, venticinquenne inglese. Killing Eve è scritta da Phoebe Waller-Bridge, già autrice e protagonista di Fleabag, ed è basata sulla serie di romanzi Codename Villanelle di Luke Jennings. La notizia è che prossimamente, in autunno, arriverà anche qui in Italia, disponibile sulla piattaforma TimVision, che ha distribuito anche un altro successo e super favorito degli Emmy Awards, The Handmaid's Tale (di cui da poco s'è conclusa la seconda stagione). Killing Eve non è una semplice spy story, o un banalissimo thriller televisivo dai risvolti gialli. In questa serie, c'è tutta la complicatezza di due personaggi straordinari, appassionati e costruiti con attenzione e profondità. Mai banali ma rappresentati in un'intrigante spy story di ossessioni al femminile scrittura e dalle due attrici - nel migliore dei modi. Eve e Villanelle sviluppano una relazione morbosa, fatta di continui tira-e-molla. Una dipende dall'altra e viceversa. Si cercano, si inseguono e si desiderano. Finiscono per conoscersi, prima da lontano, poi sempre più vicino, e per rispettarsi. E un gioco rischioso, senza scrupoli, cerebrale. L'agente che cerca l'assassino, che si lascia incuriosire, che si appassiona e che alla fine, contro tutto e tutti, decide di andarlo a cercare e di confessarsi. Eve e Villanelle cambiano: ognuna a modo suo si trasforma dopo aver conosciuto l'altra, matura; vede qualcosa di cui, fino a poco prima, non sapeva niente. In otto episodi le due attraversano le mille sfumature del loro carattere e tutte le loro convinzioni; si abbandonano alle loro ossessioni e ne diventano quasi schiave. Paradossalmente, sono l'una la salvezza dell'altra". (Gianmaria Tammaro)
martedì 31 luglio 2018
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