NEWS - Le serie tv sempre più on demand anche in Italia (il 36% degli italiani), al 41% dei contenuti preferiti Vod. Il 67% predilige questa modalità per il binge-watching
Articolo tratto da "Affari&Finanza"
Sta
cambiando il modo di vedere i programmi televisivi - si sta parlando
soprattutto a li-veno globale - e le persone ricorrono sempre più al
"video on demand - Vod" per decidere cosa guardare e quando farlo.
Secondo l'indagine Video on demand, condotta da Nielsen coinvolgendo
30mila intervistati in 61 paesi, tra cui l'Italia, esiste una fetta
ormai consistente di popolazione che si rivolge a servizi base offerti
da player alternativi (per esempio, Netflix) o a servizi a valore
aggiunto proposti da quelli tradizionali già attivi nel campo della pay
tv su digitale terrestre o satellite. Il 36% degli italiani attivi in
Internet fruisce di questo genere di servizi a pagamento, un fenomeno
ancora contenuto se messo a confronto con la penetrazione a livello
europeo o globale (tra il 50 e il 65 per cento). La modalità un demand
(in pratica in streaming) sta diventando per molti un'abitudine, tant'è
che oltre il 50% di chi ne fruisce accede ai servizi almeno tre volte
alla settimana. Il dato è allineato a quello del vecchio continente, ma
molto più contenuto rispetto al valore registrato a livello mondiale
(85%). Le ragioni principali che spingono alla scelta dei servizi Vod
sono abbastanza scontate, ovvero la possibilità di godere dei contenuti
nei momenti della giornata più "comodi" (69%) e per il 67 per cento
quella di fruire in sequenza di tutti gli episodi di una serie. Inoltre
il 54% degli intervistati considera i servizi on demand, alternativi
alla pay tv tradizionale, come meno costosi. E per quanto riguarda i
device? Mediamente se ne usano dai due ai tre e il mobile svolge un
ruolo importante. In fatti il 48% accede da smartphone, mentre il 38 per
cento utilizza il tablet, anche se più della metà degli intervistati
concorda nell'affermare che l'esperienza di visione dei contenuti non è
cosi buona e ugualmente coinvolgente come quella che si avrebbe su uno
schermo dimensioni più grandi. L'utilizzo dei servizi Vod è legato anche
alla diversità degli interessi e dei gusti all'interno del nucleo
familiare: ognuno può vedere contemporaneamente, su device differenti,
ciò che preferisce (46% degli intervistati italiani contro il 66% di
quelli a livello mondiale). I contenuti ritenuti più "interessanti" sono
film (75%), serie tv (41%) e documentari (33%). La loro fruizione non
coincide necessariamente con un'esperienza di isolamento. Il 39 per
cento, infatti, afferma che ama utilizzare i social media (49% a livello
europeo). La discussione avviene, quindi, con gruppi di interesse con i
quali spesso si condivide una conoscenza approfondita e la passione per
un determinato programma o per una particolare serie televisiva.
Attualmente in Italia solo il 5% utilizza player alternativi per
accedere a contenuti on demand, mentre a livello europeo e globale tale
quota raggiunge rispettivamente 1'11 e il 26 per cento. Gli utenti di
servizi video on demand ritengono l'advertising uno strumento in grado
di supportarli nella soddisfazione dei loro bisogni: il 53% dichiara di
essere disposto a vedere spot su prodotti di loro interesse, mentre il
39% riconosce alla comunicazione commerciale la capacità di suggerire
prodotti che si è potenzialmente interessati a provare. Tuttavia il 62% è
d'accordo nell'affermare che, oggi, la maggior parte della pubblicità
riguarda prodotti che non sono di loro interesse.
martedì 5 aprile 2016
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