NEWS - Con i 3 Critics Choice Awards vinti ieri, sommati ai 2 Golden Globes e all'AFI Award, "Mr. Robot" è la serie più premiata dell'anno
Articolo di Renato Franco sul "Corriere della Sera"
"Uno sceneggiatore poco conosciuto, un attore non ancora esploso. Quello
che poteva sembrare un oggetto misterioso e un azzardo economico, si è
rivelata la miglior serie dell'anno. Prima la consacrazione di
Entertainment Weekly, poi quella ai Golden Globe dove Mr. Robot ha
vinto il premio come miglior serie drammatica. Atmosfere da
cyber-thriller, il tema sempre affascinante dell'impatto che la
tecnologia ha sulle nostre vite e di un controllo invasivo a cui ci
stiamo sempre più anestetizzando, un gruppo che secondo i canoni
dominanti verrebbe definito visionario mosso dall'idea di sovvertire le
logiche del capitale con una insurrezione per via informatica, il sogno è
ridistribuire la ricchezza e ridurre il divario tra ricchi e poveri.Nei
panni del protagonista Elliot Alderson (il semi-sconosciuto Rami Malek,
34 anni) ingegnere che lavora come esperto di sicurezza informatica.
Sociofobico (non gli piace essere toccato), depresso e dipendente dalla
morfina, la mente di Elliot è pesantemente influenzata dai deliri
paranoici e dalle allucinazioni che gli causano grossi problemi nel
relazionarsi con le persone e lo fanno vivere in un costante stato di
ansia. Ingegnere di giorno ma hacker giustiziere di notte, sempre in
felpa e cappuccio, perché nella vita privata Elliot tratta le persone
come computer da hackerare per scoprirne i segreti più bassi e spesso
muovendosi come una sorta di vendicatore informatico, pronto a
smascherare pedofili piuttosto che fidanzati che tradiscono amiche e
colleghe. «Spero sempre di sbagliarmi quando hackero qualcuno, ma la
gente trova sempre il modo di deludermi», commenta mentre controlla il
suo personale cimitero digitale dove archivia tutte le sue prove.Un
giorno Elliot viene avvicinato da Mr. Robot (Christian Slater, premiato
come miglior attore non protagonista ai Globe), un enigmatico
anarchico-insurrezionalista, che intende introdurlo in un gruppo di
«hacktivisti», che usano i computer e le reti come strumenti di
cambiamento. Il loro manifesto è liberare l'umanità dai debiti con le
banche. La mente è lo sceneggiatore 38enne Sam Esmail, creatore della
serie che arriva dal 3 marzo su Premium Stories (il canale pay di
Mediaset): «Ero un nerd, stavo sul mio computer per tutto il tempo, ero
un fan di Steve Jobs, ero ossessionato da lui. All'inzio sembrava contro
Microsoft, poi un giorno l?ho visto insieme a Bill Gates e hanno unito
le forze. Ricordo di essere rimasto tanto scoraggiato e disilluso. Penso
che ci siano un sacco di continue delusioni quando si tratta dei nostri
eroi, purtroppo».In Mr. Robot spesso il protagonista parla con un suo
amico immaginario che, in fondo, non è che il pubblico che guarda. È in
uno di questi dialoghi con se stesso che se la prende con Steve Jobs:
«Tutti pensano fosse un grande uomo ma ha fatto i miliardi sfruttando i
bambini. Tutto il mondo non è che un grande imbroglio». E compaiono le
immagini del dopato Lance Armstrong, del molestatore Bill Cosby, del
violento Mel Gibson, mentre quando si vedono Zuckerberg e il logo di
Facebook l'accusa è per i social media che «agiscono come surrogato
dell'intimità». Se i rimandi evidenti sono a fenomeni come Occupy Wall
Street e Anonymous, lo spunto gli è arrivato dalle agitazioni e proteste
che cinque anni fa hanno scosso il Nord Africa: «Sono egiziano e sono
andato in Egitto subito dopo la Primavera Araba. Quella è sicuramente
stata una delle ispirazioni per la serie, perché l'intera Primavera
Araba aveva a che fare con questa gioventù arrabbiata che era stufa del
mondo e della società che gli stava intorno. La leva che avevano in mano
sul controllo a cui la vecchia generazione li costringeva era proprio
la tecnologia, e l'hanno usata. Hanno incanalato quella rabbia in
qualcosa di veramente positivo e produttivo e questo ha davvero fatto la
differenza»".
lunedì 18 gennaio 2016
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2 commenti:
Gran serie, altro che Fargo!
Li merita tutti i premi (anche di più)
Hai proprio ragione, è una gran serie. Ed Elliot non è un personaggio che si dimentica facilmente...http://bit.ly/1SUwRSZ
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