lunedì 29 dicembre 2014

L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Gli scapoli di "Undateable" e la crisi delle sit-com Usa
"Si fa presto a dire sitcom: un genere dalla semplicità solo apparente, in realtà pieno di insidie. Da anni le reti americane sono alla ricerca di un nuovo grande successo, e da anni si scontrano piuttosto con la difficoltà di azzeccarne la ricetta, di dosare nel modo corretto i vari ingredienti, di sfuggire alla banalità e al già visto. E nella massa dei tentativi falliti possiamo tranquillamente inserire «Undateable», sitcom estiva di NBC che approda ora sugli schermi italiani (Premium Joi, martedì, ore 21.15). Ideata da Adam Sztykiel, tratta da un bestseller di auto-aiuto per scapoli che (almeno nelle intenzioni) vogliono restare tali, prodotta e firmata dal Bill Lawrence di «Scrubs. Medici ai primi ferri», la serie presenta una location originale, la Detroit in uscita dalla crisi economica, richiamata nella sigla e nelle magliette dei personaggi. Ma fin da subito le storie percorrono binari consueti. Danny Burton (Chris D'Elia), giunto alla soglia dei trent'anni, si ritrova solo: tutti i suoi amici si sono sposati e hanno messo su famiglia, e lui, che ancora preferisce le avventure di una notte, è costretto a cercare un nuovo coinquilino. Si tratta di Justin Kearney (Brent Morin), ragazzo timido e idealista, che gestisce un bar ed è innamorato della cameriera, senza trovare però il coraggio di dichiararsi. Nel giro di poco tempo, Danny finisce così per fare da improbabile mentore a un gruppetto di amici «infrequentabili», come dice il titolo, un po' sfigati, incapaci di rapportarsi con l'altro sesso. Seguiranno equivoci, prese in giro, paure da superare e tutto un campionario di impacci sessuali e amorosi, che tentano di giustificare le risate registrate. Alla scrittura deboluccia supplice un abbozzo di comicità slapstick, fatta di cadute, gesti, mimica facciale, voci e piccole ritualità maschili. Ma è difficile non stare a pensare tutto il tempo ad altri amici e ad altri nerd". (Aldo Grasso)

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