L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media nazionali e internazionali
CORRIERE DELLA SERA
La fine trama a incastri di "Game of Thrones"
"Anche in Italia, pochi giorni dopo rispetto agli Stati Uniti, è arrivata
alla sua conclusione la quarta stagione della saga fantasy «Trono di
spade», trasmessa da Sky Atlantic (venerdì, ore 21.10). Com'è noto, il
telefilm è una produzione ad alto budget che il canale americano HBO
(quello di «Sex and the City» e «I Soprano», solo per citare alcune
delle sue serie più celebri) ha realizzato adattando per la televisione i
romanzi di George R. R. Martin. La serie si regge su un vastissimo cast
corale che dà vita a un racconto «a incastro» in cui è difficile trovare
un protagonista assoluto: il finale di questa stagione sembra aver
stretto l'attenzione su quattro personaggi, curiosamente tutti
«eccentrici», su cui all'inizio non avremmo scommesso molto. C'è la
ragazzina ribelle Arya, che al ricamo preferisce le lezioni di spada,
c'è il suo fratello Bran, che non può più camminare ma è dotato di
poteri sovrannaturali. C'è Jon Snow, il figlio bastardo del defunto Ned
Stark e infine c'è Tyrion, il figlio nano del potente clan Lannister che
viene fortunosamente aiutato a fuggire dopo esser stato condannato a
morte dalla sua stessa famiglia. Il rapporto con suo padre, vero spettro
che agita la coscienza di Tyrion e vero nodo narrativo da sciogliere,
arriva nel finale di stagione a un punto di non ritorno. La cosa più
interessante di «Trono di spade» è proprio questo suo racconto a
incastro: con così tanti personaggi da gestire, spesso posizionati in
ambienti lontanissimi uno dall'altro, i suoi autori hanno scelto di
costruire ogni episodio attraverso una serie di «quadri» distinti e
separati che seguono ciascuno la sua storia, senza incrociarsi per molto
tempo. Una scelta, in fondo, antitelevisiva, che rende la serie un
raffinato esercizio di stile ma che la espone a rischio di qualche
sbavatura narrativa". (Aldo Grasso, 23.06.2014)
martedì 24 giugno 2014
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