Post di Andrea Amato, direttore di "Tv Zoom"
"...La cosa che più colpisce la nostra curiosità è il
Moige stesso. In questi giorni TVZOOM compie due anni vita, 24 mesi in
cui abbiamo fatto analisi, critica e informazione sul mondo dei media e della
televisione in particolare. Ecco, in questi anni, più volte ci siamo imbattuti
in esternazioni perentorie di questa associazione di genitori, spesso riprese
dai giornali. Ma chi sono questi del Moige? Quanti sono? Perché sono così
influenti sui media? Cosa pensano del mondo? Come educano i loro figli e come
pretendono di educare i nostri, influenzando la tv?
Le prime risposte le ho avute dalla
Rete e su Wikipedia scopro che il Moige dichiara di rappresentare 30mila
genitori, ma poi si scopre che non si tratta dei suoi iscritti, bensì il dato è
un numero ricavato dalle visite annuali del loro sito e dai destinatari di una
loro newsletter. Quindi, secondo il loro ragionamento, visto che oggi ho
visitato la loro pagina web sono diventato automaticamente un loro sostenitore.
Bastasse così poco TVZOOM potrebbe fondare un partito
politico.
Andando più a fondo si scopre invece
che nel 2008 (ultimo dato diffuso in Rete) l’associazione ha ricevuto solo 197
opzioni per donazione del cinque per mille. Un endorsement ben più sostanziale
della semplice visita del sito. Sulla pagina di Facebook (tra l’altro il
social network è stato denunciato dal Moige stesso) si contano 1.467 «like» (per
capirci TVZOOM ne ha oltre 4mila), mentre su Twitter i follower a
oggi sono 377 (chi vi scrive ne ha 2.039 a livello personale e non è certo una
twitstar). Insomma, diciamo che se dovessimo basarci sul loro ragionamento e su
questi dati, TVZOOM e chi vi scrive dovrebbero essere ben più influenti
di questa fantomatica associazione, composta da uno sparuto gruppo di genitori
che denuncia Facebook e Striscia la notizia, che condanna e scoraggia la
masturbazione e l’omosessualità, che vede pericolosi messaggi in molti cartoni
animati in onda sulle reti italiane. Ma il problema, forse, non è del Moige, che
ha tutto il diritto di esistere se qualcuno si prende la briga di fondarlo, ma
piuttosto è della stampa italiana, che troppo spesso non si prende neanche la
briga di verificare a chi si sta dando voce. Eppure ormai basta davvero
poco".
1 commento:
incredibile!
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