Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!
Settembre ha portato una ventata di freschezza in
casa NBC grazie a Go On, la nuova
dramedy di Scott
Silveri, sceneggiatore e produttore di alcuni episodi di Friends, creatore e showrunner dello spin-off Joey nonché co-creatore di Perfect Couples
Al centro della serie Ryan King, giornalista
sportivo rimasto vedovo all’improvviso e costretto a frequentare un bizzarro
gruppo di supporto per dimostrare di essere psicologicamente in grado di
tornare al lavoro.
Matthew Perry, l’indimenticabile
Chandler Bing in Friends, torna finalmente sul piccolo schermo con un ruolo
da protagonista dopo varie comparsate qua e là nel corso degli ultimi anni (la
più recente in The Good Wife).
Ironico, spesso cinico e per nulla superficiale, Go
On è lo stracult di questa settimana: il punto di forza dello show è l’innata verve comica di Perry, capace di discostarsi pienamente
dal personaggio che la reso famoso in tv, Chandler appunto, per dare piena vita
a quello di Ryan King, presentatore radiofonico impertinente, testardo e un
pizzico arrogante.
Il Go On del titolo si riallaccia alla
volontà del protagonista “di andare avanti” appunto, dopo il lutto che l’ha
investito, senza autocommiserarsi o piangersi addosso più del dovuto.
Il variegato gruppetto di personaggi che circonda Ryan è composto da individui afflitti da
piccole o grandi tragedie quotidiane: dalla difficoltà a relazionarsi agli
altri, al superamento di un lutto o a un trauma psicologico così grave da
condizionare una vita intera.
Go
On ci insegna così che l’ironia a volte non basta, anche se all’apparenza può sembrare la
miglior arma, non è sufficiente da sola per ricominciare a vivere.
Non c’è retorica nello show, nonostante possa
apparire vagamente scontato o banale, ma c’è invece uno humour dal sapore
amaro, talvolta così vero però, da farci venire gli occhi lucidi.
Pollice
verso per Scandal
di Shonda
Rhimes, serie di cui avevamo già parlato qui mesi fa, relegandola nel
girone degli stracotti dopo i primi episodi della season 1.
Nonostante i numerosi colpi di scena, i chili di carne messa al fuoco, gli
intrighi e gli scandali sempre più audaci, l’opinione non cambia, e lo show
firmato dalla Rhimes resta la serie flop di questa settimana.
A dispetto della
decisione della Abc, che dopo una prima stagione di 7 episodi, ha rinnovato la
serie per un altro anno e il 29 ottobre ha commissionato 9 nuove puntate in
aggiunta alle 13 già pianificati, Scandal
continua a non convincermi.
Sarà perché la protagonista Olivia Pope (ma anche il resto del cast, Henry Ian Cusick, compreso) non riesce proprio a guadagnarsi la mia simpatia, o perché le storie diventano via via sempre meno plausibili e ammissibili, sarà che la credibilità in Shonda, viste anche le ultime scelte adottate in Grey’s Anatomy, fa acqua ormai da tutte le parti.
La regia si conferma fin troppo sincopata, la quantità di dialoghi estremamente eccessiva, e la qualità dello script non sempre all’altezza delle aspettative.
Sarà perché la protagonista Olivia Pope (ma anche il resto del cast, Henry Ian Cusick, compreso) non riesce proprio a guadagnarsi la mia simpatia, o perché le storie diventano via via sempre meno plausibili e ammissibili, sarà che la credibilità in Shonda, viste anche le ultime scelte adottate in Grey’s Anatomy, fa acqua ormai da tutte le parti.
La regia si conferma fin troppo sincopata, la quantità di dialoghi estremamente eccessiva, e la qualità dello script non sempre all’altezza delle aspettative.
Gusti
personali a parte, chi volesse comunque dare un’occhiata e perché no, una chance a Scandal, può farlo su Fox Life, dal 13 novembre.
1 commento:
...io li voglio vedere assolutamente...
che la FOX sia con noi!
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