LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Quella baby-coppia da urlo (di Munch)
Il giorno di Pasquetta, per evitare le code del rientro fuori porta e complice un nuvolone che non prometteva nulla di buono, io ed alcuni amici abbiamo avuto la malaugurata idea di andare al cinema. A vedere "Scream 4". Un capolavoro, in realtà, che consiglio a tutti sia per la folta presenza di volti telefilmici, sia per la sceneggiatura sopraffina di Kevin Williamson. Fatto sta che, nonostante la pellicola meritasse, in sala eravamo in 8. Considerando che io e i miei amici eravamo in 4, il conto è presto fatto. Gli altri erano una famigliola così composta: padre con in braccio bambino di qualche mese, madre di nazionalità oriunda e figlio ribelle di 4 o 5 anni che se avesse visto Arnold se lo sarebbe pappato a colazione al primo "che diavolo stai dicendo?". Il film di Wes Craven, nonostante fosse un ironico e satirico sguardo sull'horror, zeppo di citazioni e richiami metalinguistici, non disdegnava squartamenti e zampilli di sangue che in qualche modo devono aver colpito i due infanti, visti i pianti e le urla della fila dietro la nostra (sul perchè il film non fosse vietato ai minori o, nel caso lo fosse, sul motivo per il quale non fosse stato fatto rispettare il divieto, e soprattutto sul destino che ha fatto accomodare la famigliola Addams proprio dietro di noi, vorrei sorvolare). A pellicola finita, in una di quelle labirintiche multisale di periferia che ti promettono aria condizionata anche a dicembre e fritti da cowboy al galoppo, è partito il dibattito. Non sul film, per carità: sulla famigliola infanticida. Il tema del dibattito morettiano era siffatto: come crescerà la prole che aveva appena assistito a coltellate in pieno petto, strangolamenti vari e decapitazioni riprese in stile reality-show? Già ci immaginavamo il soave ritorno all'ovile della simpaticissima famigliola, in una casetta dove campeggiano la maschera di Jason di "Venerdì 13" e quella di Michael Myers di "Halloween", in cui il riso cantonese si mangia con gli artigli di Freddy Krueger di "Nightmare" e prima di andare a letto ci si rivede tutti insieme sul divano la saga de "La Casa" e "Non aprite quella porta". Sì, la loro! Chissà tra qualche anno, i due pargoli come diventeranno...Per loro "Dexter" sarà una favola per poppanti, il protagonista di "Californication" sarà un povero impotente, Tony Soprano un timido affarista di quartiere. I due piccoli mostri - Lady Gaga, visto che ci sfracelli le palle di essere la "Queen of monsters", non è che adotteresti anche questi due? - gireranno indisturbati a seminare terrore in qualche centro commerciale al sabato pomeriggio, soggiogheranno i compagni di liceo con un racket degno del "Padrino", salteranno fuori da uova di Pasqua giganti a mò di sorpresona killer...Dal kinderheim agli ovoni Kinder: la quadratura del cerchio! Ma no, suvvia, son solo pessimistiche supposizioni, proiezioni degne di coloro che davano per sicura la vittoria della Moratti su Pisapia a Milano...Una volta sepolti i genitori in cantina, dopo aver squartato il gatto sucandone le interiora con le cannucce flessibili, si accomederanno in poltrona a guardare - il massimo della perversione - un'ennesima puntata di "Porta a porta". Un pò infastiditi che quelle maschere calate sul volto che riproducono l'Urlo di Munch non permettano un'eccellente visuale di quel Vespone che ha i giorni contati...
(Articolo di Leo Damerini pubblicato sul Telefilm Magazine di Giugno)
giovedì 14 luglio 2011
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8 commenti:
spero che i bayby serial killers trovino sulla loro strada taylor momsen molto presto....! ah ah ah
davvero divertente...
Ma non ne hai abbastanza di censure? Ne vuoi di più?
Perché tutti vogliono togliere la patria potestà agli altri per educare i loro bambini?
Fortunatamente non tutti i genitori sono così bigotti e tremebondi da pensare che un film o telefilm horror sia IL MALE.
Ma la gente nasce adulta forse? Non si ricorda di come era da piccola? Non amavano i proibitissimi film horror?
ma qui non si parla di censure, semmai di un divieto non rispettato (e su come questo divieto venga dato, piuttosto, son d'accordo con te...). Ma si parla anche e soprattutto della libertà di guardare un semi-capolavoro senza urla e pianti nelle orecchie!!!! ;))
qui caro vampy non si tratta di censure, si tratta di far rispettare certe regole che sebbene possan sembrare coercitive per alcuni cercano di salvaguardare i minori....non so come sia cresciuto tu, ma per i genitori esistono delle regole, non vuol dire essere censori non portare i bambini a vedere certi film truculenti o con scene di sesso...vuol dire semplicemente essere responsabili, tutto qui.
vampy, hai mai fatto un giro su fecebook o sui siti porno? io da piccolo dovevo aspettare le 2 per vedere di nascosto un cavolo di film in cui alla fine non si vedeva niente, oggi basta scrivere anche un nome qualunque su un motore di ricerca per trovare ogni genere di cosa, per questo i ragazzini crescono più in fretta.
se a 14anni le ragazzine rimangono in cinta è colpa dei genitori che dovrebbero controllare quello che fanno i figli invece di fare i moderni che vivono e lasciano vivere
technopatri: se le ragazzine restano incinta a 14 anni, non credo che sia per un eccesso di informazioni sul sesso.
E nemmeno per colpa dei film horror.
Vampy, nell'articolo si parlava di un bambino di pochi mesi...non di 14enni! Penso ci sia una BELLA differenza...penso ci siano delle regole da rispettare, e se esistono genitori come quelli descritti, ci deve essere qualcuno che tutela i minori...tutto li'. Non c'entra nulla la censura o il proibizionismo che intravedi tu, stai tranquillo. Sul bigottismo italiano siam d'accordo, come sulla mancanza di una sana educazione sessuale nelle scuole, ma questo è un altro argomento, sei fuori strada!
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