martedì 6 luglio 2010

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Quella doppia presa per il cuLost!
Intendiamoci: “Lost” è stato, è e sarà un Cult. Rivoluzionario come pochi, per certi aspetti. Ma sull’effige di Supercult ho qualche dubbio. Sarà sicuramente oggetto di discussione del prossimo “Dizionario dei Telefilm”, anche se ho idea che Fabrizio “Margò” Margaria sia più drastico di me (in senso negativo). Soprattutto dopo il finalissimo attesissimo/pompatissimo/celebratissimo/criticatissmo della serie di JJ Abrams, che ha diviso in due il pubblico, i fans, i critici. Si veda a tal proposito anche la speciale Edicola di Lou interamente dedicata all’argomento o il sondaggio di Telefilm Cult in cui l’ultimo atto è risultato una “boiata” per il 36% dei votanti (cifra impensabile qualche tempo fa). Non che ci si aspettasse le risposte ai molti quesiti sparsi lungo il racconto, ma il “The End” è il giusto epilogo della peggior stagione del serial (ancor più della seconda!), quella della fatidica “realtà parallela”. Ma aldilà dei meriti qualitativi o meno, ignorando certi fanatici che griderebbero al miracolo anche se, lo ripeto, Bombolo fosse risorto sull’Isola con “tutte le scarpe piene di piedi”, alcuni flash(back) inducono alla riflessione. Vogliamo parlare del fac-simile di Locke (o della forza che lo possiede) che si trasforma in fumo nero devastante? Vogliamo parlare del Tempio, dove si servono in contemporanea pillole al veleno e thè delle cinque? Vogliamo contare quante volte Kate piange nel finalone (sarebbe degna di una bella presa in giro al “Saturday Night Live”)? Vogliamo soffermarci sul turbine di energia dell’Isola tenuto sotto vuoto spinto da un tappo-macigno che potrebbe essere stato brevettato dalla Saclà? E il “tocco” con le mani che permette ai protagonisti di “aprire gli occhi” sul loro legame, sul loro futuro…? Parliamone. Ma non qui. Quel che non va giù, più di tutto, sono due elementi off the record, più legati alla comunicazione (forse) che al contenuto. Innanzitutto che il supposto finale in cui tutti i passeggeri del volo Oceanic si trovino in una sorta di “limbo” – tanto per sintetizzare in mezza riga - era una delle ipotesi che il popolo internettiano aveva formulato agli inizi della serie – pubblicate da “Entertainment Weekly” nel dicembre 2004 - prontamente smentita dagli sceneggiatori al pari di teorie extraterrestri (cavie da studiare per esperimenti alla “Grande Fratello”) o più oniriche (tutto il serial è solo il sogno di uno dei protagonisti). Il secondo misfatto che suona come una presa in giro è che il giorno dopo la trasmissione del finale, si è sparsa la voce che il Dvd della sesta stagione contenesse 20 minuti in più di quello visto in contemporanea mondiale sul piccolo schermo. Al momento di andare in stampa questo “sussurro” non è stato smentito da alcuno della ABC o della Disney o di Buena Vista: ergo, o la voce è stata creata ad arte di marketing, o è tutto vero. Ergo al quadrato: una doppia presa per il cuLost. E se nella prima circostanza sorge quantomeno il leggerissimo dubbio che il finale sia stato “raffazzonato” in corso d’opera (prova ne sia che in quel caso la smentita sia stata fulminea), nel secondo suona l’allarme che la serie – come accennavo qualche numero fa – possa essere protratta, dilatata, prequelizzata, declinata sul grande schermo…Tutto potrebbe succedere, come nella serie. Non c’è Fede che tenga: la Scienza (della Comunicazione e del Marketing) potrebbe distruggere tutto quel che di buono (e ce n’è stato!) “Lost” ha impresso nella nostra memoria. Son sicuro che anche il fans più accanito voglia che il “The End” sia quello del 23 maggio scorso. Punto. Così come ci si mobilita per salvare una serie, bisognerebbe alla stessa stregua attivarsi per boicottare i Dvd del sesto ciclo, se la notizia di un finale extra fosse confermata…Mandate a Buena Vista un chilo di sabbia di Milano Marittima, possibilmente dopo le mareggiate che portano le alghe a riva! Anche i fans più irriducibili meritano rispetto. A meno che non si voglia gridare al miracolo: Ecce Bombolo sull’Isola delle prese per il cuLost! (Articolo di Leo Damerini pubblicato su "Telefilm Magazine" di Luglio)

3 commenti:

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Io non mi ci sono mai appassionato, ma ho seguito le ire degli aficionados delusi dal finale del piffero... Eh beh, se fanno un altro finale per vendere qualche dischetto in più sono delle vere merde. Molto meglio spararsi una replicona di X-Files.

vero ha detto...

non so com'è, ma sono perfettamente d'accordo su tutto

emma ha detto...

concordo riga per riga

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