TELEFILM FESTIVAL 2010 - Il saluto di benvenuto dei Direttori artistici: "Un Festival da rimanere a bocca aperta"
Telefilmicamente parlando, è stata una stagione da rimanere a…bocca aperta. Per due motivi. Il primo per scaldare le ugole al ritmo di “Glee”, il serial evento dell’anno – per qualcuno l’unico – che ha conquistato fans in tutto il mondo (Italia compresa) e ha scalato le classifiche musicali con la sua colonna sonora. Il secondo per far risplendere i canini facili della Vamp-mania che, come un ping-pong tra piccolo e grande schermo, sono rimbalzati da “Twilight” a “Vampire Diaries” (ma prima in tv, avevano già lasciato due segni sul collo “Buffy”&Co.). Due filoni, quelli del musical-revival e della Vamp-Wave, che illumineranno in retrospettiva i corridoi dell’ottavo Telefilm Festival, sempre più aperto a declinazioni e novità extra-televisive, extra-americane, extra-telefilmiche, extra-terrestri (come nel caso di “V” e della sua protagonista Morena Baccarin in discesa dai cieli all’Apollo). Come il ritorno di fiamma del cinema verso la tv, con la prestigiosa anteprima di “The Pacific” della premiata coppia Hanks-Spielberg: una mano tesa dalla settima arte in un momento in cui – complice la crisi economica – la spinta innovatrice di qualche anno fa dei telefilm, la cosiddetta “New Golden Age” apostrofata da Entertainment Weekly, sembra conoscere un momento fisiologico di stallo. Nel frattempo, Paesi quasi “vergini” alla serialità d’autore si fanno avanti, chi con mezzi imponenti, chi con budget ridotti: è il caso delle due serie premiate con l’International Emmy Award, la messicana “Capadocia” – ritratto crudo e violentissimo dentro un carcere femminile, a metà strada tra “Oz” e “I Soprano” – e la danese “The Protectors”, sulle avventure di un team di guardie del corpo con remore morali nelle fondine, se valga o meno la pena di sacrificare la propria vita per certi personaggi in vista. Tra “Walker Texas Ranger” e “Kung Fu” irrompe il tedesco “Lasko”, mentre echi di “X-Files” corroborano l’inglese “Paradox”. E sempre dalla Gran Bretagna, bandiera che sventola ormai fissa al TF – incredibilmente ancora poco sfruttata dai programmatori italiani – arriva l’anteprima epocale del nuovo “Doctor Who”, che in Inghilterra rivaleggia in popolarità con Wimbledon e la Regina, nonchè la rivelazione super-eroica “Misfits” (da confrontare con l’americana “Heroes”, se vi va). Dai super-poteri a storie di ordinaria normalità che trovano il climax nel nerd più amato dei palinsesti: Zach Levi alias “Chuck”, ospite da bagno di folla in via di consacrazione. Una stagione seriale che sta per chiudersi con il finale attesissimo, non privo di critiche, del fantasmagorico “Lost”, al quale sarà dedicato un incontro provocatorio con fans incalliti e detrattori, pentiti dell’ultima ora o indecisi fino al “The End”. Da un cult a un altro con i 20 anni di “Twin Peaks” (e il genio di David Lynch) celebrati nell’ambito della Cattolica dal Prof. Aldo Grasso per ricordarci che il mito di Laura Palmer è tutt’altro che morto (o lost nella memoria). Riflettori accesi anche sui più piccoli con la rinnovata sezione del Telefilm Kids che ha riscosso così tanto successo l’anno scorso. Ogni edizione una novità in più: quest’anno il TF avrà la propria televisione ufficiale – Bonsai – che seguirà e trasmetterà la kermesse 24 ore su 24. In mezzo, come sempre, anteprime gustose e puntate-speciali, incontri e premiazioni tra fans club, eventi, sorprese e aperitivi nella nuova area Lounge allestita in Piazzetta Liberty. Senza dimenticare gli ormai leggendari Volontari (con la V maiuscola di Visitors in prima fila, se non in trincea!), coloro che rendono possibile il primo e unico festival interamente dedicato alle serie tv.
Leopoldo Damerini&Fabrizio Margaria
Direttori Artistici Telefilm Festival
http://www.youtube.com/telefilmfestival#p/u/1/F5cmzaw1oZw
giovedì 6 maggio 2010
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