L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Dirty, Marrazzo, money
"Ieri, mentre leggevo con infinita tristezza le vicende del governatore del Lazio Piero Marrazzo (un episodio ancora dai contorni oscuri) mi sono chiesto: ma questa storia dove l' ho già vista o letta o sentita? Un tempo, per disincagliarsi dalle miserie umane, si cercava conforto nella letteratura o nel cinema; si tentava cioè di capire come grandi scrittori o grandi cineasti avessero maneggiato una materia vile per ammantarla di decoro, di universalità, di misura. Per poi offrircela come racconto, come una vicenda umana, troppo umana, dal tepore malato e torbido. Ma dove l' avevo già vista questa storia? Essendo Piero Marrazzo un ex conduttore televisivo il primo pensiero è corso a David Letterman. No, indizio sbagliato, Dave frequenta solo stagiste. Però, mi stavo avvicinando, perché oggi è la tv che funziona da deposito mitopoietico, summa inesauribile di saghe e leggende, intreccio di mondi paralleli e analogici. Ma sì certo, questa storiaccia c' è già tutta in «Dirty Sexy Money», la serie creata da Craig Wright e interpretata da Donald Sutherland, il patriarca della famiglia Darling. Uno dei figli, il primogenito Patrick (William Baldwin), vuole fare carriera politica ma ha un amore adulterino con il transessuale Carmelita (Candis Cayne) che potrebbe creargli non pochi problemi alla sua candidatura al Senato. La politica o l' amore? La carriera o il piacere trasgressivo? L' idealità o la clandestinità? La famiglia Darling ha un modo tutto suo di risolvere i problemi: i molti soldi a disposizione (ma questa sarebbe un' altra storia, un altro buco della serratura). In una drammatica scena d' amore, tra punte acuminate di angoscia e comicità, Carmelita convince Patrick a intraprendere la carriera politica. «Dirty Sexy Money» è stato presentato nel 2008 al RomaFictionFest, rassegna voluta e sponsorizzata dalla Regione Lazio".
(Aldo Grasso, 25.10.2009)
8 commenti:
Chissà il futuro del Roma Fiction Festival adesso...tutti quei soldi spesi...a puttane!
si, davvero ridicoli...quant'era il budget messo a disposizione? 4 milioni di euro? incredibile! e poi il suo artefice va a trans....se non fosse vero sembrerebbe proprio la trama di un telefilm, ha ragione Grasso
e poi parlano di Berlusconi!
si dovrebbero vergognare...
La somiglianza con Dirty Sexy Money è stiracchiata.
In quel caso le puttane non centrano niente.
La realtà è sempre più sordida e banale.
Semmai mi ricorda di più la storiaccia di Lapo.
bhe, non si parla di prostitute, quanto del trans con un politico...l'analogia c'è, eccome! senza contare che la serie è stata presentata al Roma Fiction Fest voluto fortissimamente da Marrazzo e dalla Regione Lazio che ha sborsato ben 4 milioni di euro!
io lo trovo scandaloso! Grasso ha ragione nell'accostamento...e adesso lo chiamino Roma Fictrans Festival!
mi sa che adesso indagano anche sui conti del festival per capire da dove prendesse tutti quei soldi...
Posta un commento