venerdì 7 agosto 2009

GOSSIP - Bella ed insopportabile: Katherine Heigl, l'attrice più impossibile di Hollywood
Articolo di Renato Franco sul "Corriere della Sera" di oggi
"«Perché odio Katheri­ne Heigl»: se l’antipatia è un indice del tasso di popolarità, Katherine Heigl può stare tranquilla. Commen­ti così se ne leggono a cascata su In­ternet. Due risposte per cominciare. Perché è tanto antipatica? Primo: per il suo desiderio di protagonismo. Se­condo: perché è ipocrita. Terzo: per­ché fuma. Ma soprattutto: chi è Ka­therine Heigl? Il nome dice poco, il suo (bel) viso lo riconoscono in tan­ti. Diventata famosa con la serie di fantascienza per teenager Roswell, ora è da 101 episodi (ossia dall'inizio, cinque stagioni) nel cast di un altro serial che raccoglie milioni di tele­spettatori. In Grey's Anatomy inter­preta la dottoressa Izzie Stevens: nel feuilleton televisivo, tra alti e bassi escogitati dagli sceneggiatori per te­ner desta l'attenzione, ora sono tutti in apprensione per lei perché il tu­more che aveva sconfitto, si è rifatto vivo e le cose si mettono male.Ma non è questo il motivo per cui tutti la odiano. La lista di ragioni è lunga come la coda al Passante di Mestre. La sua ul­tima uscita fuori posto è stata nel talk show di David Letterman, qual­che giorno fa, dove si è lamentata del primo giorno di riprese sul set della sesta stagione di Grey’s Anato­my: «Abbiamo lavorato — lo conti­nuo a dire perché spero che si imba­razzino — per 17 ore in un giorno, cosa che credo sia crudele». Una la­mentela giudicata da molti media fuori luogo, visto il tasso di disoccu­pazione crescente negli Usa. Patrick Goldstein sul Los Angeles Times ha rilanciato le parole del produttore te­levisivo e blogger Ken Levine, che in un articolo intitolato «Perché odio Katherine Heigl... di nuovo» aveva stigmatizzato le sue richieste e i suoi atteggiamenti da diva: altro che 17 ore, i produttori avevano concentra­to le riprese per poterle permettere di fare la promozione del suo nuovo film in uscita, con aggravio di costi di produzione proprio per gli straor­dinari pagati alla troupe.
Non le è bastato nemmeno pren­dere le difese di T.R. Knight, suo col­lega in Grey’s Anatomy, per suscita­re un minimo sindacale di simpatia. L'attore, omosessuale, ha avuto più di un problema con un altro compa­gno di set, Isaiah Washington, che alla fine è stato allontanato dal tele­film per aver dato in due occasioni (sul set e in un’intervista) del «fro­cio» a Knight. È successo due anni fa, ma la Heigl non perde occasione di tornare a parlare dell'accaduto e la stampa americana ha iniziato a in­terpretare le sue frasi come voglia di mettersi in mostra. Anche recente­mente ha spiegato: «Non sono inter­venuta per ragioni politiche, ma in difesa dei sentimenti delle persone. È molto semplice nella mia testa: non devi ferire i sentimenti delle persone. Non mi interessano le loro preferenze sessuali o razza o sesso. Non lo fai e basta. Siamo tutti esse­ri umani, parte della razza umana e dobbiamo essere comprensivi e ge­nerosi e gentili l'uno con l’altro. Ba­sta con Michael Richards. Basta con Mel Gibson. È disgustoso. Il mondo è ancora molto bigotto. Andate a vede­re Borat. Non ho riso durante quel film. Ho pianto. Ero disgustata». C'è anche la questione del fumo. Nell'America salutista, ostentare la dipendenza dalla nicotina viene con­siderato un gesto insopportabile. Le foto di Katherine, classe 1978, sposa­ta con il cantante Jo­sh Kelley, con una sigaretta in bocca, passano su decine di siti, con com­menti al vetriolo co­me «Rieccola con un bastoncino di cancro tra le dita» o «Continua così e ti verrà la pelle di un coccodrillo». Mica finita. Non la sopportano nemmeno i produttori e gli autori di Grey's Anatomy. L'attrice non perde l'occasione di criticare, direttamen­te o indirettamente, la serie. L'anno scorso, la decisione di tirarsi fuori dalla corsa all’Emmy (l'Oscar della tv, vinto nel 2007 proprio per il suo ruolo) sostenendo di non aver forni­to interpretazioni «degne di una no­mination», non ha fatto felice chi la­vora con lei. Il gesto è stato interpre­tato come il tentativo di colpire auto­ri e produttori del telefilm, con cui non condivideva lo sviluppo che avevano dato al suo personag­gio. Del resto sui giornali e in tv, la storia del tumore la liquida come «una mossa strategica acchiappa ascolti». Prima ancora aveva avuto da ridire sul suo stipendio, giudica­to troppo basso rispetto ad altri. E che dire di questa dichiarazione? «Non sopporto gli show con dottori per protagonisti. Guardo solo Scru­bs, ma quelli non comici, come Er, mi mettono l’ansia». Come Grey’s Anatomy — vien subito da pensare — che di ER in fondo è il clone per più giovani.
Non sta simpatica nemmeno a Seth Rogen e Judd Apatow, rispetti­vamente protagonista (con la Heigl) e regista di Molto incinta (2007). Ro­gen ha accusato Katherine di ipocri­sia, per aver detto che Molto incinta era un film «sessista» che «dipinge le donne come frustate e senza un minimo di humour, mentre gli uo­mini sono buffi e amanti del diverti­mento». Ora però fa finta di niente e recita in una commedia come La du­ra verità, giudicata da molti critici maschilista e scontata. L’ultima prova della sua attrattiva al contrario? Met­tendo sui motori di ricerca il suo nome e la parola «hate», odio, vengono fuo­ri circa 500.000 pa­gine. Qualcuno però la difende. Ken Tucker, sul sito di En­tertainment Weekly, ha scritto che la sua performance al Letterman è stata «brillante e divertente» e che la frase sulle 17 ore di lavoro era solo «una punzecchiatura ai propri capi, di quelle che facciamo un po’ tutti». Per Tucker, comunque la Heigl «de­ve trovare migliori film e migliori re­gisti perché lei sta cercando di non essere solo un sex symbol e per una donna a Hollywood è un risultato difficile da ottenere». Con qualche sorriso in più e qualche battuta aci­da in meno magari ci riesce".

8 commenti:

gemma ha detto...

sarà anche insopportabile, ma è molto brava...

FulviaLeopardi ha detto...

peccato che la mossa strategica acchiappa ascolti non sia quella del tumore (che è anche uno spoiler gigantesco per chi non ha visto GA 5)

nanni ha detto...

e chi non l'ha visto???

Anonimo ha detto...

Ma se le fanno tanto schifo i film/telefilm in cui lavora, perchè non rifiuta i ruoli o decide di andarsene? :D (Disoccupazione?)

perseo ha detto...

una che lavora solo per soldi e le fa schifo quello per cui guadagna...: vediamo, dalle mie parti c'è solo un nome per identificarla...TR..A!

boris ha detto...

secondo me è la più brava di G'A

ferdy ha detto...

nonostante le critiche di Grasso sugli spoiler, il Corriere continua a fornire spoiler a ripetizione!!!

jo ha detto...

senza di lei G'SA perde il 40% delle potenzialità

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