lunedì 14 gennaio 2008

L’EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
A cura di: Leo “Grant” Damerini

ENTERTAINMENT WEEKLY
"Nip/Tuck": da Miami a LA, l'ironia è al top
"Dopo due anni di grottesco e di trame surreali (lo sfregiante serial killer, una Brooke Shields auto-distruttiva, ecc.), i chirurghi plastici di 'Nip/Tuck' si sono trasferiti da Miami alla capitale dello star-system: Los Angeles. Chi avrebbe immaginato che un trasloco potesse rinvigorire così tanto la serie? I primi due episodi, scritti da Ryan Murphy, traggono subito vantaggio dal dislocamento hollywoodiano. Si parte con un omaggio cinematografico, che segue i due protagonisti a fare shopping come due Julia Roberts in 'Pretty Woman'. Poi scatta in quarta l'ironia un pò perduta - forse ritrovata alla presenza meno persistente di Julia (Joely Richardson), trasferitasi a Manhattan con il suo amante - con il rapporto da amici-amanti-nemesi tra Sean e Christian, coadiuvati dalla nuova pubblicista del duo (interpretata da Lauren Hutton), uno squalo in tailleur. E' lei che introduce la coppia nel serial 'Hearts 'n Scalpels'. E dove solitamente il plot della tv-tv non funziona, divenendo stratagemma di vanità masturbatoria, con la quinta stagione di 'Nip/Tuck' si raggiunge livelli auto-ironici e satirici da primato, grazie anche all'ingresso in scena della 'star' medica interpretata da Bradley Cooper di 'Alias'".
(Gillian Flynn, 02.11.2007)

PRIMA COMUNICAZIONE
"Dr. House" fa centro due volte
"'Dr. House' merita almeno due considerazioni. La prima è che i telefilm americani piacciono molto e sempre di più. Sorprendono per la spregiudicatezza e l'originalità degli argomenti, il ritmo veloce del racconto, una regia mai sazia di trovate avendo una qualità da film e una ricchezza di budget che le televisioni europee non possono permettersi. E soprattutto sono diventati un vero rifugio per quel pubblico più esigente e meno tradizionale annoiato dal prodotto italiano. L'altra leggenda sfatata da 'Dr. House' è che non è vero che il telefilm americano sia ambito solo dai teenager. In realtà è un pericoloso concorrente della fiction italiana perchè centra il target più ambito dalla pubblicità e ha il grande atout di costare a Mediaset molto meno di una serie di produzione".
(Anna Rotili, Novembre 2007)

IL GIORNALE
La marcia in più di "Cold Case"
"Se i nostri investigatori fossero tutti bravi come quelli di 'Cold Case', altro che delitti impuniti, Ris che ritornano cento volte sul luogo dell'omicidio dando l'idea di aver sempre dimenticato qualcosa, interrogatori che non riescono a incastrare i colpevoli, infinite puntate di 'Porta a porta' e 'Matrix'. In 'Cold Case' il passato non è mai un alibi per giustificare come siano cambiati i sentimenti e la vita stessa dei colpevoli e delle vittime: il cerchio si deve sempre chiudere e i conti anche, costi quello che costi in termini di sofferta introspezione psicologica. 'Cold Case' ha una marcia in più rispetto ai polizieschi tradizionali".
(Roberto Levi, 27.11.2007)

CORRIERE DELLA SERA
"Crimini Bianchi": quando "Dr. House" incontra "Perry Mason"
"Con 'Crimini Bianchi' abbiamo messo insieme il 'Dr. House' e 'Perry Mason', non solo per difendere i pazienti indifesi, quelli che magari non hanno gli strumenti economici o culturali per far valere i loro diritti, ma anche quei medici seri e capaci che purtroppo, a causa di alcuni colleghi e, in certi casi, di un sistema sanitario che non funziona, finiscono per rientrare nella categoria degli imputati".
(Pietro Valsecchi, 29.11.2007)

LA STAMPA
Immobilizzata è meglio!
“Amo l’uomo che prende l’iniziativa e se mi lega sono felice. Adoro i giochi di sottomissione, li trovo davvero eccitanti”.
(Eva Longoria, 04.12.2007)

LA PROVINCIA DI COMO
Sayid docet
"Al provino di 'Saturno contro' dovevo fare il ragazzo che si finge immigrato, così mi sono ispirato al modo di parlare di Sayid in 'Lost'...".
(Luca Argentero, 04.12.2007)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma Argentero non poteva stare zitto????????

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