lunedì 15 ottobre 2007

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
"Dexter", una Serie Modello per i Nostri Autori"«C'è sempre qualcosa di strano nell' osservare una scena del crimine a Miami alla luce del giorno. Fa sembrare gli omicidi più grotteschi come se ci si trovasse in un' attrazione nuova e scandalosa di Disneyland, Killerland». Dexter la pensa così, e Dexter conosce bene la scena del crimine perché è un serial killer che dà la caccia ad altri serial killer: quelli impuniti, quelli che sono riusciti a farla franca. Di più: Dexter Morgan è perito ematologo della polizia di Miami, un esperto di sangue; per questo manifesta un' inquietante passione per lo splatter: 'Dexter' (Fox Crime, giovedì, ore 22,50). Tratta dal romanzo 'La mano sinistra di Dio' ('Darkly Dreaming Dexter') di Jeff Lindsay, l' imperdibile serie è scritta dallo stesso Lindsay con James Manos Jr., autore e produttore de 'I Soprano' e 'The Shield'. Hanno collaborato anche Daniel Cerone (Streghe), Melissa Rosenberg ('The OC', 'Cinque in famiglia'), Drew Z. Greenberg ('The OC', 'Firefly', 'Smallville') e Timothy Schlattmann ('Dinotopia', 'Smallville'). Dexter (Michael C. Hall) ha una duplice personalità, secondo la grande tradizione letteraria e cinematografica del «doppio»: di giorno, è affabile e gentile con i colleghi, i parenti e i bambini; di notte, invece, diventa spietato con i criminali sfuggiti alla polizia. Come un vecchio eroe del West, Dexter si fa giustizia da solo in nome di una giustizia che lui ritiene superiore. Rimasto orfano all' età di quattro anni, è stato adottato da Harry Morgan (James Remar), un agente di polizia che nota subito nel figlio un' insopprimibile tendenza omicida. Il padre tenta così di raddrizzare la perversa inclinazione di Dexter spingendolo a colpire solo i criminali impuniti. 'Dexter' è un piccolo trattato sul linguaggio dei telefilm: sceneggiatura di altissimo livello (un corteo di battute memorabili; di fronte a un maniaco che tagliuzza con precisione le sue vittime: «ma questo è uno chef sushi»), recitazione ottima, fotografia sontuosa, sigla da urlo. Ecco, se qualche autore italiano si sforzasse di capire cosa sia un racconto per immagini (e non l' illustrazione di un racconto di parole), 'Dexter' rappresenta un formidabile corso accelerato: come andare in edicola, ogni settimana, a procurarsi i corsi di lingua inglese".
(Aldo Grasso, 13.10.2007)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccezionale. Grasso ha ragione..

dax79 ha detto...

è un capolavoro..un miscuglio di generi diversi messo assieme in modo perfetto..capisco che i vari lost,prison break,heroes abbiano budget allucinanti e chiaramente in Italia non si può neanche pensare di farli..ma una serie come dexter ditmi voi se non sarebbe fattibilissima..se solo qualcuno avesse un po'di voglia di rischiare...e non scrivere la solita serie con il milanese,il romano ed il napoletano...autori,sveglia!

Anonimo ha detto...

mm.. strange post..

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