Il finale sospeso de "I Soprano" in onda l'altra sera in America (Vedi Post successivo) sarebbe il trampolino di lancio per il debutto sul grande schermo. "Mai dire mai" - avrebbe detto l'ideatore della serie David Chase, in questi giorni in Francia con la moglie a godersi un meritato riposo - "ho una grande idea in testa ma non so se riuscirò a realizzarla, di sicuro sarebbe adatta per un gran film!". Chase pone poi una condicio sine qua non per il progetto cinematografico: tutti i membri del cast televisivo dovrebbero accettare di partecipare all'eventuale film che dovrebbe porre la "fine" definitiva ad una delle fiction più applaudite degli ultimi anni. James Gandolfini in testa, tra i primi a sentirsi stretto nei panni di Tony Soprano. Chase avrebbe anche pensato ad uno stratagemma per far ritornare "in vita" i personaggi defunti (perlopiù ammazzati) nel corso della serie, grazie a un flashback che si ricollegherebbe ad un episodio in onda in America nel 2006. Un omaggio verso coloro che han fatto grande una serie che comunque sia - passaggio sul grande schermo o meno - rimarrà negli annali della buona fiction per sempre.
NEWS - Finale in sospeso per "I Soprano". I fans spiazzati, ma poi scatta l'applauso
(ANSA) - NEW YORK - Tony Soprano, la moglie Carmela e il figlio A.J. si trovano in un diner, tipico ristorante americano a buon mercato, in attesa della figlia Meadow che con molte difficolta' sta parcheggiando l'auto. Poco prima, come in una scena del 'Padrino', un uomo dall' aria sospetta (e dal look italo-americano), entra in bagno. Un attimo dopo due neri fanno il loro ingresso nel locale, quindi si apre di nuovo la porta del ristorante. Poi niente, lo schermo si fa nero, e nel
silenzio scorrono i titoli di coda. Finisce cosi', o meglio non finisce, il serial dei Sopranos: otto anni dedicati dalla Hbo alla saga di una famiglia mafiosa italo-americana del New Jersey. Insieme con Sex and the City, i Sopranos e' stato di gran lunga il serial preferito dai telespettatori Usa (anche se quello piu' criticato dalle organizzazioni italo-americane, che lo giudicano razzista). E' un epilogo aperto, e nessun potra' accusare la stampa di avere svelato il finale, perche' finale non c'e'. Dietro la porta potrebbe esserci il killer che fa fuori tutta la famigliola (Tony e' ormai caduto in disgrazia, pronto a collaborare con l'Fbi). O semplicemente Meadow, pronta a consumare un hamburger (e i relativi 'onion rings', gli anelli di cipolla fritti), con papa', mamma e il fratello minore. Nell'ultimo episodio dei Sopranos, c'e' soltanto una morte violenta: quella di uno dei nemici di Tony (e non diremo chi): ucciso guarda caso dopo la segnalazione di un agente dell'Fbi.
Una esecuzione con un colpo d'arma da fuoco alla testa presso un distributore di benzina, con il Suv che non si ferma e ne schiaccia la testa sotto i pneumatici, provocando un terribile conato di vomito ad uno dei ragazzi che per caso ha assistito alla scena. Per il resto, i veri protagonisti dell'episodio sono, forse per una volta, i figli di Tony e Carmela. A.J. distrugge il suo fuoristrada dandogli involontariamente fuoco mentre si e' appartato in un bosco con la sua nuova conquista
minorenne, e poi annuncia a suo padre l'intenzione di arruolarsi per andare a combattere i nemici degli Usa in Afghanistan (si badi non in Iraq). Ma poi non se ne fara' niente. Meadow spiega al padre di volere diventare avvocato specializzato nella difesa dei diritti civili, non sempre rispettati ''perche' lo Stato puo' schiacciare l'individuo''. Memorabile la risposta di Tony:
''Il New Jersey?''. Il non finale dei Sopranos ha spiazzato tutti, ha lasciato milioni di americani a bocca aperta. Ma dopo la sorpresa iniziale, stampa e telespettatori sembrano tutto sommato reagire bene, sottolineandone l'originalita'. Come ha spiegato alla festa organizzata in Florida dalla Hbo, uno dei protagonisti del serial, il chitarrista di Bruce Springsteen Steve Van Zandt (alias Joe Dante, l'amico, ferito, di Tony) :''Non siamo sicuri che sia finita''. Di parere diverso e' Michael Imperioli (il nipote di Tony, Christopher, ucciso dallo stesso Boss): ''Credo che si tratti di un grandissimo finale. Un'ottima maniera di andarsene via''. James Gandolfini, alias Tony Soprano, invece non dice niente. Sorride ai fan, limitandosi a salutarli con un cenno di mano.
(ANSA) - NEW YORK - Tony Soprano, la moglie Carmela e il figlio A.J. si trovano in un diner, tipico ristorante americano a buon mercato, in attesa della figlia Meadow che con molte difficolta' sta parcheggiando l'auto. Poco prima, come in una scena del 'Padrino', un uomo dall' aria sospetta (e dal look italo-americano), entra in bagno. Un attimo dopo due neri fanno il loro ingresso nel locale, quindi si apre di nuovo la porta del ristorante. Poi niente, lo schermo si fa nero, e nel
silenzio scorrono i titoli di coda. Finisce cosi', o meglio non finisce, il serial dei Sopranos: otto anni dedicati dalla Hbo alla saga di una famiglia mafiosa italo-americana del New Jersey. Insieme con Sex and the City, i Sopranos e' stato di gran lunga il serial preferito dai telespettatori Usa (anche se quello piu' criticato dalle organizzazioni italo-americane, che lo giudicano razzista). E' un epilogo aperto, e nessun potra' accusare la stampa di avere svelato il finale, perche' finale non c'e'. Dietro la porta potrebbe esserci il killer che fa fuori tutta la famigliola (Tony e' ormai caduto in disgrazia, pronto a collaborare con l'Fbi). O semplicemente Meadow, pronta a consumare un hamburger (e i relativi 'onion rings', gli anelli di cipolla fritti), con papa', mamma e il fratello minore. Nell'ultimo episodio dei Sopranos, c'e' soltanto una morte violenta: quella di uno dei nemici di Tony (e non diremo chi): ucciso guarda caso dopo la segnalazione di un agente dell'Fbi.
Una esecuzione con un colpo d'arma da fuoco alla testa presso un distributore di benzina, con il Suv che non si ferma e ne schiaccia la testa sotto i pneumatici, provocando un terribile conato di vomito ad uno dei ragazzi che per caso ha assistito alla scena. Per il resto, i veri protagonisti dell'episodio sono, forse per una volta, i figli di Tony e Carmela. A.J. distrugge il suo fuoristrada dandogli involontariamente fuoco mentre si e' appartato in un bosco con la sua nuova conquista
minorenne, e poi annuncia a suo padre l'intenzione di arruolarsi per andare a combattere i nemici degli Usa in Afghanistan (si badi non in Iraq). Ma poi non se ne fara' niente. Meadow spiega al padre di volere diventare avvocato specializzato nella difesa dei diritti civili, non sempre rispettati ''perche' lo Stato puo' schiacciare l'individuo''. Memorabile la risposta di Tony:
''Il New Jersey?''. Il non finale dei Sopranos ha spiazzato tutti, ha lasciato milioni di americani a bocca aperta. Ma dopo la sorpresa iniziale, stampa e telespettatori sembrano tutto sommato reagire bene, sottolineandone l'originalita'. Come ha spiegato alla festa organizzata in Florida dalla Hbo, uno dei protagonisti del serial, il chitarrista di Bruce Springsteen Steve Van Zandt (alias Joe Dante, l'amico, ferito, di Tony) :''Non siamo sicuri che sia finita''. Di parere diverso e' Michael Imperioli (il nipote di Tony, Christopher, ucciso dallo stesso Boss): ''Credo che si tratti di un grandissimo finale. Un'ottima maniera di andarsene via''. James Gandolfini, alias Tony Soprano, invece non dice niente. Sorride ai fan, limitandosi a salutarli con un cenno di mano.
5 commenti:
In effetti il finale era TROPPO sospeso
Accidenti, la notizia l'ha riportata dal blog anche il CORRIERE DELLA SERA! Complimenti!
Io l'ho letta su Il Giornale stamattina...per questo sono venuta qui
Bravo Telefilm Cult, sempre in prima linea!
COMPLIMENTI PER ESSERE STATO RISPRESO DAL CORRIERE DELLA SERA
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