sabato 18 novembre 2006

NEWS - Sky a gamba tesa sull'ormai criticatissimo Auditel: "dati non trasparenti"!
Un'altra mazzata sull'Auditel. Dopo le ripetute sentenze dei Tribunali che inibivano la diffusione dei dati dei singoli canali satellitari in quanto "non congrui", Sky ha alzato il tiro venendo allo scoperto il 16 novembre scorso al Simposio internazionale "Tv on the move". Finche' i dati di ascolto non saranno chiari e trasparenti, il gruppo di Murdoch non entrera' nella proprieta' della societa' di rilevazione degli ascolti e, anzi, ha avanzato anche dubbi sulla governance, "la cui struttura appare in contrasto con le linee guida internazionali per una corretta gestione delle analisi d'ascolto". Sky ha sottolineato "come appaia particolarmente ironico affrontare questo tema in Italia, dove il sistema di rilevazione degli ascolti e' talmente arretrato da non consentire, ad oggi, la produzione di dati affidabili sull' audience della televisione digitale". "Basta pensare - ha aggiunto Sky - che il panel utilizzato da Auditel per la rilevazione degli ascolti televisivi e' costruito fondamentalmente in funzione della televisione analogica tradizionale, e che qualsiasi dato relativo a trasmissioni digitali (satellitari, terrestri o attraverso altre piattaforme) e' soltanto un derivato di questo panel e non un obiettivo specifico della ricerca. Questa scelta appare decisamente in contrasto sia con lo sviluppo della televisione digitale in Italia che con le principali best practices internazionali nel settore". "Nonostante una presenza ormai consolidata della pay tv in Italia - ha aggiunto la tv satellitare - non e' possibile, a tutt'oggi, avere dati certi relativi agli ascolti di centinaia di canali digitali ricevuti attraverso le varie piattaforme e seguiti ogni giorno da milioni di famiglie, contrariamente a quanto avviene in tutti i principali mercati televisivi europei. In seguito ad alcuni recenti annunci fatti dal management di Auditel in merito all'ingresso di Sky nella proprieta' della societa', si precisa che tale ingresso potra' avvenire solo quando Auditel garantira' quegli elementi di trasparenza del processo e di accuratezza nella rilevazione dei dati che abbiamo chiesto ormai da tempo: solo nel momento in cui si saranno verificate tali condizioni saremo disponibili a discutere un eventuale ingresso nel capitale sociale di Auditel". Infine la tv satellitare coglie "l'occasione per avanzare un dubbio relativo proprio alla governance di Auditel la cui struttura appare in contrasto con le linee guida internazionali per una corretta gestione delle analisi d'ascolto: chiediamo al mercato soprattutto se sia corretto che i controllati siano anche i controllori. La quota di maggioranza della proprieta' di Auditel e' da sempre nelle mani delle aziende televisive, le stesse aziende la cui performance e' misurata proprio dalla ricerca di Auditel. Questa impostazione porta naturalmente con se il sospetto di un costante conflitto di interesse - conclude Sky - che sarebbe bene superare, a tutto vantaggio della trasparenza e a tutela degli investimenti pubblicitari delle aziende". Straniante la risposta di Walter Pancini, direttore della società che rileva gli ascolti secondo il quale l'Auditel ha "aperto le porte a Sky, che ovviamente e' libera di entrare o meno", rivendica che il suo "modus operandi e' in linea con l'Europa, sia in termini di governance che di metodologia" e ricorda che "una pronuncia della Corte d'Appello di Milano impedisce la diffusione dei dati dei singoli canali satellitari, ma il dato aggregato testimonia uno stato di salute che consente da tempo a Sky di avere buona stampa". Come a dire: meglio godere dei risultati totali che ti consentono di uscire bene sui giornali, che particellizzare gli ascolti rete per rete (che non riusciamo ancora a garantire).
(Sui dubbi a proposito dell'Auditel, si veda anche Post del 17 maggio, 13 luglio, 4 e 26 ottobre)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ormai sono rimaste solo Mediaset e Rai a credere alle bufale di Auditel.
Anche perché Auditel è 'cosa loro'.

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