martedì 20 giugno 2006

NEWS - L'Enterprise vola ancora, i fans girano il sequel di "Star Trek"
(Apcom) - I Trekkies colpiscono ancora: per ovviare al fatto che per la prima volta dopo quasi vent'anni sul piccolo schermo non viene trasmessa alcuna serie di "Star Trek" né è previsto alcun film ispirati all'universo creato da Gene Roddenberry, sono gli stessi fan a imbracciare le telecamere digitali per girare episodi autoprodotti e trasmessi via internet. Come fa notare il quotidiano britannico "The Independent", a detenere i diritti della serie è la statunitense Paramount, che tuttavia pare aver deciso di chiudere un occhio - almeno fino a che le iniziative dei fan non dovessero venire sfruttate commercialmente.Tra gli zelanti "volontari" che vogliono mantenere l'Enterprise in rotta "là dove nessun uomo è mai giunto prima" anche una delle sceneggiatrici della serie classica, D C Fontana, che ha scritto uno degli episodi prodotti dalla New Voyages; una società dilettante che però ha registrato oltre trenta milioni di contatti sul suo sito, tanto che alcuni attori della serie hanno accettato di fare dei cameo negli episodi girati nello Stato di New York."Star Trek: Enterprise", il prequel della serie fantascientifica più famosa del piccolo e del grande schermo, era stata chiusa nel marzo del 2005, dopo 4 anni di ascolti non esaltanti."Enterprise" era ambientata qualche tempo prima della "serie classica", che dal 1966 al 1969 vide protagonista l'immortale equipaggio comandato dal capitano James T. Kirk, ovvero l'attore canadese William Shatner: sulla poltrona di comando era salito il meno carismatico capitano Jonathan Archer, interpretato dal veterano dei telefilm made in Usa Scott Bakula, già protagonista del fortunato "Quantum Leap".Un compito ingrato non facilitato dal fatto che occorreva dare un'idea di tecnologie più primitive rispetto a quelle ideate dagli sceneggiatori trent'anni fa pur potendo disporre di effetti speciali distanti anni luce da quelli possibili negli anni Sessanta - quando la fase di post-produzione necessaria per fissare sulla pellicola rudimentali raggi laser ed alri effetti luminosi quali il teletrasporto era più lunga delle riprese vere e proprie.La chiusura della serie ha significato, per la prima volta dopo 18 anni, l'assenza di un nuovo Star Trek sui piccoli schermi americani: dall'inizio della "Next generation" (1987-1994) si erano infatti alternati "Deep Space Nine" (1992-99) e "Voyager" (1995-2001), tutte ambientate nello stesso periodo. La Paramount aveva tuttavia auspicato di poter presentare "un nuovo capitolo di questa serie nel futuro".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma il Capitano Kirk chi lo riesuma?

Anonimo ha detto...

Non si vogliono proprio rassegnare...STAR TREK è stato un mito, ma bastaaaaaaaaaaaa!

Anonimo ha detto...

ENERGIA FOREVER!!!

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