PICCOLO GRANDE SCHERMO - Di padre in figlio: Michael Gandolfini eredita dal padre James lo scettro de "I Soprano" nel film prequel al cinema
News tratta dal "Corriere della Sera"
La somiglianza è impressionante. Stesso ovale del viso, stesso sorriso e, più di tutto, stessi occhi, con quel taglio che può sembrare così simpatico ma, un istante dopo, anche così poco rassicurante. Michael Gandolfini interpreterà il ruolo che per molti ha reso un'icona suo padre James. E' stato scelto lui per riportare in vita Tony Soprano. Succederà nel film The Many Saints of Newark, che in realtà de I Soprano è un prequel. «E un vero onore portare avanti il lavoro di mio padre indossando i panni di un giovane Tony Soprano. Sono entusiasta dell'opportunità di lavorare con David Chase e con i talenti incredibili che ha coinvolto», ha commentato il giovane Gandolfini. Aveva 13 anni Michael quando ha dovuto affrontare un momento terribile come la morte di suo papà. Era stato proprio lui a trovarne il corpo senza vita, nella stanza del lussuoso albergo di Roma dove, i119 giugno del 2013, l'attore è stato stroncato da un attacco di cuore, a 51 anni. Doveva essere una bella vacanza per loro. Si è trasformata in un momento capace di cambiare per sempre il corso delle cose, anche per il giovane Michael. Solamente due anni dopo, giovanissimo, sceglieva di iniziare, a sua volta, la carriera di attore. Il primo ruolo nel 2015, in Flower, un corto da lui anche scritto, ambientato in un futuro post apocalittico. Poi una parte nella serie Hbo The Deuce: La via del porno (2017) e nel recente Ocean's 8 (2018). Ma sicuramente questo ruolo è quello in grado di permettergli un salto nella sua carriera e forse anche, in qualche modo, di fargli chiudere il suo personale cerchio con il destino. Non è facile seguire le orme dei padri e lo è ancora meno se queste ombre si sono avventurate in modo credibile — in tv — lungo le strade della malavita. Tony Soprano è diventato nell'immaginario pop uno dei più credibili boss della mafia italoamericana: le sue connessioni con la malavita newyorkese ma anche con le radici mafiose italiane, i suoi attacchi di panico, i suoi rapporti difficili con la madre e con la moglie erano diventati di culto per milioni di fan che avevano seguito la serie dal 1999 al 2007. Ora toccherà a Michael spiegare a tutti perché Tony Soprano è diventato Tony Soprano, raccogliendo un'eredità che forse mai come in questo caso è giusto definire tale.
giovedì 24 gennaio 2019
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