L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
Le due novità light di "New Amsterdam"
"La serie «New Amsterdam» è ispirata alla storia del Bellevue Hospital di New York City (462 ist Ave, btwn 26th e 28th St), il più vecchio ospedale pubblico degli USA, e alla vita del suo direttore sanitario Eric Manheimer, raccolta in un libro: Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital (Canale 5, domenica, ore 21.34). Il Bellevue Hospital è stato aperto nel 1736 come ospizio desolato, la77aretto per persone affette da colera, peste e malattie contagiose, e poi è diventato anche braccio della morte. Sin dall'inizio ha ospitato anche malati mentali e derelitti vari. Nell'ospedale pubblico si parlavano oltre cento lingue, tutte tradotte dallo staff e il primo a raccontare le vicende che si sono svolte fra quelle mura è stato David Oshinsky, premio Pulitzer, nel libro Bellevue. L'ospedale ha sempre rappresentato un orgoglio nazionale, in grado di fornire cure gratis a chiunque, senza privilegi. Anche ora che è arrivato il dottor Max Goodwin (Ryan Eggold) il protagonista della serie. La narrazione ruota attorno a lui, il nuovo direttore sanitario dell'ospedale che ha l'obiettivo di riformare e migliorare il sistema ospedaliero, a tratti corrotto, affinché i pazienti possano accedere più facilmente al servizio. «New Amsterdam», creato da David Schulner, è il classico medical drama. Anche qui, come in «The Good Doctor», si tenta di coinvolgere il pubblico della tv generalista, richiamando alla mente i fasti di «E.R.» e di «Grey's Anatomy»: la vita di corsia, con tutti i casi drammatici che l'emergenza propone, s'intreccia con la vita privata. Le principali novità che la serie porta con sé sono due. L'una riguarda il dottor Goodwin, cui è stato diagnosticato un cancro, con le conseguenze che possiamo immaginare. L'altra è il carattere di denuncia nei confronti della sanità americana, che però ha tutta l'aria di un alibi, così com'è nella realtà il Bellevue Hospital". (Aldo Grasso)
martedì 18 dicembre 2018
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