giovedì 20 luglio 2017

NEWS - La scoperta dell'acqua calda: nelle serie tv c'è filosofia! Ma vahhh? Un libercolo scova, tra il banale e il fantasioso, i link tra titoli cult e grandi pensatori (in "GOT" c'è Machiavelli...l'avreste mai detto???)


Articolo tratto da "La Stampa"
Quanto può essere costruttiva la filosofia, taluni ragazzi fortunati lo imparano dai loro insegnanti, quando la mente è ancora libera e bella, sgombra di troppi pregiudizi e pronta alla forgiatura. Ma per sentirla attuale, devono inevitabilmente trovare degli agganci con la realtà, persino quando si parla di Parmenide, primo fra gli Eleati, 500 avanti Cristo: Elea, piena Magna Grecia, è ora Ascea, provincia di Salerno. Come si può agganciare all' attualità una frase del tipo: «Ciò che è, è; ciò che non è, non è»? Si può, si può. E il come è venuto in mente a un contemporaneo professore di filosofia che si autodefinisce «pop-filosofo». Si chiama Tommaso Ariemma, è nato a Napoli nel 1980 e ha appena pubblicato da Mondadori La filosofia spiegata con le serie tv, con una predilezione particolare per Black MirrorOltre a Parmenide, abbinato a True detective, troviamo una variopinta antologia formata da: Platone- Black Mirror; Aristotele-The Walking Dead; Machiavelli-Il trono di spade; Hobbes-Westworld ; Cartesio-Black Mirror, mitico episodio di San Junipero; Spinoza-The Young Pope; Kant-Lost; Hegel-Breaking Bad; Marx-Mad Men; Sartre-ancora Black Mirror, episodio Caduta libera .
Il libello ci aiuta a ricordare che il vero specifico televisivo, le serie per l' appunto, sono più profonde, ma anche colte, di quanto fingano di apparire. Dice Ariemma: «La prima volta che sono entrato in una classe e ho spiegato i grandi filosofi attraverso il riferimento alle migliori serie in circolazione, gli studenti mi sono apparsi disorientati, spiazzati. In seguito, non hanno più potuto farne a meno». Ecco qualche esempio.

Parmenide-True detective
Il poliziotto Rust, Matthew McConaughey, ha perso una figlia: all' amico Marty, Woody Harrelson, confida di aver visto tra la vita e la morte il defunto padre e la figlia nell' oscurità, che lo invitavano a svanire insieme, ma Rust segue la luce, cioè la convinzione che essi «sono» e non finiranno mai di essere con lui, soprattutto ogni volta che penserà a loro. Anche per Parmenide, padre venerando e terribile di ogni inesorabile detective, tutto è eterno, quindi sempre rintracciabile con la ragione. Caccia al colpevole.

Platone-Black Mirror 
Gli episodi sono ambientati in un futuro prossimo in cui le tecnologie hanno reso la vita un inferno. Anche Platone se la prendeva con le tecnologie del suo tempo: la scrittura, le arti, i discorsi dei sofisti. E ci mette in guardia pure dalla degenerazione della politica. Guarda caso in Black Mirror l' orsetto animato Waldo, conduttore tv, può candidarsi come alternativa a quei politici che demolisce e irride nel suo programma: per Platone, solo il filosofo in grado di strappare le catene della caverna, può governare. Platone suggerirebbe di non votare assolutamente Waldo, proprio no.

Aristotele-The Walking Dead 
La sapeva lunghissima, Aristotele, sulle fiction. Un racconto, per essere seguito, deve suscitare un piacere capace di farci entrare nella storia, di farci immedesimare, lasciando da parte paure e ansie della vita quotidiana. Per far questo, la trama deve avere tre momenti: paura, pietà, catarsi. Così per Walking Dead : dopo tutto il cammino, la catarsi ci vuole, una purificazione capace di sollevarci, di farci stare meno in pena per il nostro Rick, Andrew Lincoln, che riuscirà alfine a rivedere la sua famiglia e a risolvere il problema degli zombie. Ma la narrazione aristotelica insegna: il più tardi possibile.

Machiavelli-Trono di spade
Una serie preziosa perché mette in scena ciò che manca o che abbiamo perso. Certo, è una narrazione fantasy piena di draghi, ma caratterizzata anche da un sorprendente realismo. Machiavelli punta sul condottiero sbagliato, il Duca Valentino, un po' come fa sempre lo spettatore medio di Game of Thrones . Il mondo delle serie tv, come il nostro, è governato dal caso e dalla fortuna, anche se i suoi personaggi mantengono intatte acconciature e pettinature anche in punto di morte.

Spinoza-The Young Pope 
Eccolo, il Lanny Belardo-Jude Law, che per Sorrentino dice: «Colui che ama Dio non deve pretendere che Dio, a sua volta, lo ami». E secondo Spinoza Dio è infinito, perfetto, totale, assoluto: non può essere la copia ingigantita dell' uomo.

Kant-Lost 
Che farebbe Kant perduto su un' isola deserta? Per lui, anche quando il caos sembra prevalere, c' è sempre la possibilità di un orientamento. Soprattutto quando questo caos ha l' aspetto di un' opera d' arte, e produce ciò che Kant chiama «l' idea estetica». Ovvero, un' idea che dà l' occasione di pensare molto, senza che nessun pensiero sia perfettamente adeguato e nessun linguaggio totalmente comprensibile. In una parola: Lost.

Marx-Mad Men 
La pubblicità promette la felicità, ma la merce che poi acquistiamo non ce la fa raggiungere. Non consumiamo merci, consumiamo felicità. E Marx avrebbe saputo proporre a Don Draper, Jon Hamm, la sua ricetta: il comunismo. Mio caro Dan, direbbe Marx, certo, l' universo è indifferente, ma tu non vorresti essere felice? Una bella trappola, quella della felicità.

3 commenti:

karsi ha detto...

ormai la Mondadori di Marina Berlusconi pubblica anche la merda!

Anonimo ha detto...

proprio originale...si si

bea ha detto...

ma questo è davvero un docente?
ci credo che l'università italiana va a rotoli

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