NEWS - Diavolo d'un Kirkman! Dopo gli zombie di "TWD" lancia i demoni di "Outcast" (da stasera). "Nelle mie storie cerco l'umanità tra gli orrori quotidiani"
Intervista a Robert Kirkman tratta da "La Repubblica"
Degli angeli ciascuno è tremendo scriveva Rainer Maria Rilke nelle Elegie
Duinesi. Figuriamoci i diavoli. Non risparmia nulla a riguardo la nuova
serie di Robert Kirkman, Outcast, tratta come già The walking dead da un
suo fumetto di grande successo: negli Usa il primo numero di Outcast
ha venduto oltre centomila copie. Esempi unici di comics che in tempi
brevissimi riescono ad arrivare sullo schermo e da lì diventare, è il
caso di The walking dead. la serie più vista nella fascia d'età 18-49,
con una media di 11 milioni di telespettatori a puntata. Outcast
potrebbe persino superarla. Di certo nella prima puntata in onda stasera
su Fox (canale 112 di Sky) in contemporanea con 129 paesi, non manca
niente: voci inquietanti, levitazioni, testate contro il muro e un
bambino ( posseduto) che viene preso a pugni, ma li restituisce anche, e
con grande efficacia. Robert Kirkman da Los Angeles ci ha raccontato
gli orrori che ci attendono.
Qual è il film più spaventoso che le sia
mai capitato di vedere?
«Beh, forse è una cosa un po' strana ma direi
che è stato 'La casa'. So che probabilmente
non è il miglior film della storia e che se lo guardassi adesso
probabilmente mi farebbe ridere ma quando lo vidi avevo solo dieci anni.
I miei genitori avevano affittato il vhs ed erano convinti che fossi a
dormire, invece io attirato dalle urla mi ero alzato e stavo dietro di
loro che erano seduti sul divano... Non ho potuto dormire per settimane".
Per molti il film più spaventoso della storia è stato "L'esorcista". E
adesso lei è in procinto di farci vedere proprio una nuova serie Tv,
"Outcast", dedicata alla possessione demoniaca...
"Volevo fare una
storia sull'esorcismo e sulla possessione perché mi sembrava che fosse
ricca di tematiche. Naturalmente 'L'esorcista' ha rappresentato la pietra
di paragone, ma io volevo fare qualcosa di mai visto prima».
Come già sa
chi ha iniziato a leggere il fumetto che in Italia è arrivato
all'ottava puntata...
«Si e no: come per The walking dead, fumetto e
serie tv sono diversi. Sono due media differenti e certe cose
impossibili per il fumetto funzionano benissimo per la tv...".
Lei ha creato un tipo di fruizione nuova nell'horror: dialoghi di
qualità e analisi approfondita della natura umana...
"Tutti noi lottiamo. I
protagonisti delle mie storie hanno a che fare con i nostri stessi problemi e credo sia proprio questo ciò che rende credibile
l'incredibile. Questa quotidianità cerca di persistere anche tra gli
orrori e credo che sia proprio questo che definisce la nostra "umanità".
Lei è un ottimista o un pessimista?
"Non saprei...Credo un po' di
entrambi. Sono un ottimista nella vita familiaree un pessimista per
quanto riguarda l'economia".
Crede nel demonio?
"Non lo so: lascio le porte aperte...Credo ci siano
dei fenomeni con cui la gente ha a che fare che non sono del tutto
spiegabili...".
George Romero considerava gli zombi dei suoi film una
metafora contro il consumismo. Anche le sue opere si possono leggere in
modo politico?
"Mi interessa raccontare storie che tengano la gente
inchiodata. Questo non significa che non ci siano aspetti leggibili in
maniera politica ma io non intendo essere predicatorio: la gente è
libera di leggerle come vuole».
Che cos'è un "Outcast", un "Reietto"
nella traduzione italiana, per lei?
"È una condizione che ha a che fare
con una serie di cose brutte che possono capitare a tutti, volontarie e
involontarie che portano una persona ad allontanarsi dalla comunità: è
quello che capita al protagonista di Outcast, accusato di aver picchiato
la moglie anche se si scoprirà che non è esattamente così...".
Non le piacciono gli eroi tutto di un pezzo...
«Le persone reali non
sono tutte di un pezzo: hanno delle cadute ma possono rialzarsi, è come
se il protagonista, Kyle Barnes, iniziasse un viaggio con lo scopo di
combattere i demoni: ci riuscirà o no? L'importante è il viaggio e le
cose che lo rendono interessante sono gli errori che si compiono..
"The
walking dead" nasconde una lotta per sopravvivere. In questo difficile
momento economico lei pensa che in America sia difficile riuscirci?
"Per
un sacco di persone lo è e credo che questo sia il motivo per cui sia
così popolare. Le cose stanno andando male e c'è una vera lotta oggi per
riuscire a pagare l'affitto. The walking dead mostra anche
l'incredibile capacità degli uomini di reagire alle avversità...".
Quando
lei ha iniziato a fare fumetti l'ha tenuto nascosto alla sua famiglia...
"Si mi sono licenziato dal lavoro e non l'ho detto fino a che non sono
riuscito a guadagnare abbastanza per vivere. Non volevo che i miei
genitori si preoccupassero e quindi sì, ho mentito ma con le migliori
intenzioni".
Cosa dice la sua famiglia del suo successo?
"I miei figli e
mia moglie sono contenti ma lei non legge fumetti e non guarda serie
tv».
Prima zombie, poi demoni. Dopo "Outcast" arriveranno i vampiri?
"(ride) Non lo so. In realtà credo che la prossima cosa che farò sarà
qualcosa di completamente differente da tutto quello che ho fatto fino a
questo momento...".
lunedì 6 giugno 2016
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4 commenti:
Si ok, intanto però ha distrutto TWD da stagioni, sia serial che fumetto...
il fumetto di Outcast è un'accozzaglia di deja vu, immagino anche la serie
Tutto sto fenomeno non lo vedo proprio, Kirkman risalta tra la nullità imperante in questi anni, solo questo! Mica è il nuovo King!!!
Quanto mi piacerebbe sapere perchè mettono tutto il Lunedì... ci vogliono 3 Lunedì di fila per vedere tutto porca paletta... :D Mi tocca recuperarlo domani.
Ho trovato il pilot altalenante, tensione quasi zero, molti dejavu che qualcuno vorrà far passare come citazioni (già lo so), interprte principale azzeccato, doppiaggio insulso, ipotizzo che sia stato sottoposto a molti rimaneggiamenti e alla fine sembri sbilanciato (la parte familiare è troppo preponderante, in un pilot devi stupre: e questo pilot NON stupisce per niente!). Rimandato con riserva.
unica scena shock i cazzotti al bambino, il resto calma piatta.
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