Articolo tratto da "Il Sole 24 ore"
hardware in cui rientra anche un telecomando con microfono, il “vocal assistant”, per la ricerca di programmi e notizie. Basterà insomma pronunciare il termine “meteo”, per fare un esempio, per vedere comparire sullo schermo programmi tv, app e siti internet che parlano di meteo, un po’ come succede con le ricerche online su smartphone e tablet. Nuovo decoder però vuol dire anche una nuova interfaccia. E quindi: vetrina unica di contenuti video con proposizione di programmi più adatti al cliente. Qui si troverà l’offerta Timvision, ma anche quella dei partner visto che Telecom ha voluto puntare su una piattaforma aperta in modo da non escludere gli altri, da Mediaset Premium, a Netflix agli altri disposti a salire a bordo. L’interfaccia permetterà di visualizzare anche lo store di Google (video, notizie e, cosa tutt’altro che trascurabile, i giochi), oltre ad app o a Youtube. L’ex monopolista punta a rafforzarsi nel mercato tv ma anche a fare di Timvision una leva per aumentare le attivazioni in fibra cato tv on demand da una parte; dall’altra parte fare di Timvision sempre di più una leva per nuove attivazioni in fibra, «perché questo è il core business dell’azienda, al quale noi, con la nostra proposta e i nostri contenuti, siamo funzionali», spiega Daniela Biscarini, responsabile multimedia entertainment di Telecom. Sul primo punto la piattaforma on demand, basandosi su un modello a sottoscrizione (Svod), si trova a competere su un
«Nell’ultimo anno – precisa Biscarini – abbiamo avuto più di un milione di clienti abilitati e più di 600mila attivi, con una crescita annua del 130% fra gli utilizzatori». In questo quadro in cui alla visione lineare si sta accostando una sempre maggiore visione on demand la possibilità di trasformare la tv di casa in una smart tv – e qui si parla di tutte le tv dotate di porta Hdmi, quindi non solo delle nuovissime – diventa un vantaggio competitivo, come un plus, che finora in realtà è emerso poco, è il traffico dati incluso per i video in mobilità. L’accordo Tim-Google ha come obiettivo evidente anche quella di aumentare la base clienti nella banda ultralarga. Su questo versante Telecom ha la leadership quanto a coperture (1.127 comuni) ed è seconda per quota di mercato (46% di Fastweb contro il 38% di Telecom Italia, il 15% di Vodafone e l’1% di Wind, secondo elaborazioni su dati degli operatori a fine 2015). Il nuovo decoder Timvision funzionerà solo su linea Tim. Risultato: per sfruttare le varie potenzialità, compreso il 4K, si cercherà di spingere sulle attivazioni in fibra.
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