NEWS - Strategie e modalità della nuova Vodafone Tv, in Italia entro giugno (anche grazie a Netflix)
Articolo di Maria Elena Zanini su "Corriere Economia"
Nuovi scenari Anno 2016, Vodafone sbarca sulla piattaforma tv.
L’obiettivo è quello di arrivare a fornire al cliente i migliori
contenuti con la migliore rete. Oltre a convincere gli utenti a passare
dall’Adsl alla fibra. Per questo Vodafone ha deciso di mettere allo
studio una nuova tv che verrà lanciata sul mercato italiano
verosimilmente entro giugno 2016. Si tratta di una piattaforma che
funziona tramite un set top box, una sorta di decoder con un ingresso
per la fibra e uno per il digitale su cui vengono caricati i vari
contenuti in Hd in streaming. Quella di Vodafone non è la prima tv in
Italia creata da un operatore telefonico. Telecom nel 2009 aveva
lanciato sul mercato Cubovision che nel maggio del 2014 ha subito un
processo di rebranding e rilancio diventando TIMvision. Tra i punti
di forza dell’offerta targata Telecom, l’assenza di costi aggiuntivi legati al consumo di dati per chi ha un abbonamento Tim, dato che
TIMvision è parte integrante del portafoglio 4G di Tim, cosa che
Vodafone non offre. Da parte sua, Vodafone guidata in Italia da Aldo
Bisio, può contare su una efficiente rete distributiva (è il primo
operatore per copertura 4G) ed è presente con la fibra in oltre 140
città. Dietro il progetto della nuova tv c’è una strategia di accordi a
livello nazionale e internazionale con i principali fornitori di contenuti televisivi fruibili sia a casa che in mobilità. Questo grazie
agli investimenti lanciati per potenziare la rete: con il «piano
Spring» il gruppo ha raddoppiato gli investimenti in Italia con 3,6
miliardi in due anni per lo sviluppo delle reti e servizi a banda ultra
larga mobile e fissa. Vodafone dunque può mettere a disposizione dei
fornitori connettività e rete distributiva molto efficienti. È stato
questo uno degli elementi determinanti che hanno portato Netflix lo
scorso settembre a stringere una partnership con Vodafone. L’arrivo in
Italia della Internet tv di Reed Hastings, dunque, non ha spostato gli
equilibri nel settore, anzi, lo ha rafforzato e ha creato nuove
opportunità. Per il momento si tratta di offerte promozionali
(riduzione del costo dell’abbonamento o periodi di prova gratis) legate
a sottoscrizioni di servizi. Stesso sistema che caratterizza anche gli
accordi di partnership stretti da Vodafone con Infinity, Sky Online,
Mediaset Premium, Chili, la piattaforma italiana di video ondemand nata
nel 2012 da uno spin off di Fastweb. Ma con il lancio ufficiale della
Vodafone Tv (per il momento in fase di rodaggio) l’obiettivo è quello di
riunire in un unico contenitore, il set top box per l’appunto, i
contenuti offerti dai vari fornitori non più con sottoscrizione di
servizi, ma con un piano unico studiato ad hoc. In corso ci sono
trattative avanzate anche con i principali broadcaster tra cui Rai,
Sky, Discovery e altri, in modo da fornire ai diversi segmenti di
clientela la massima scelta. Anche TIMvision sarebbe in fase di
trattative con Chili e con la Rai. La nuova intesa durerebbe fino al
2017 e dovrebbe portare alla coproduzione di miniserie ed
alcune prime di film in anteprima. Per Vodafone, più che di accordi in
esclusiva, si tratta di accaparrarsi i contenuti migliori da offrire
poi sulla piattaforma. Il medesimo servizio verrà offerto anche nel
Regno Unito dove dovrebbe sbarcare entro la f ine del suo attuale
esercizio f inanziario, che termina il 31 marzo 2016. Al 30 settembre
Vodafone, secondo i dati ufficiali, contava 4 milioni di clienti 4G e
garantiva la copertura 4G a oltre il 92 % d ella popolazione, mentre
per quanto riguarda i clienti in banda larga fissa sono arrivati a 1,9
milioni, con una crescita del 9% su un totale di 2,3 milioni di rete
fissa. Ed è proprio qui che dovrebbe incidere l’arrivo della Vodafone
Tv, per spingere ad una ulteriore integrazione fisso-mobile.
lunedì 14 dicembre 2015
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