martedì 6 ottobre 2015

NEWS - Arriva Netflix e il primo derby è con Sky: produrrà la serie tratta dal film "Suburra" senza il regista Sollima che preferisce la tv di Murdoch per "Gomorra 2" e "Zero zero zero" di Saviano 

Da "Dagospia"
Netflix e Cattleya hanno annunciato un accordo per la produzione di una serie tv basata sul film “Suburra” e subito si è gridato allo “scippo” a Sky del team che ha creato successi come “Romanzo Criminale” e “Gomorra. La realtà è ben diversa. L’accordo tra Cattleya e Netflix si basa infatti sulla vendita dei diritti internazionali del film “Suburra diretto da Stefano Sollima – un film che difficilmente avrebbe avuto una distribuzione internazionale considerando che è tutto incentrato su Mafia Capitale con riferimenti alla politica italiana (soprattutto agli ultimi giorni del governo Berlusconi) mentre la serie omonima non sarà diretta dal regista e non vedrà il coinvolgimento del team creativo che ha firmato le serie Sky, che oggi sta completando “Gomorra2” e che tra poco sarà impegnato sul nuovo progetto della pay tv di Murdoch “Zero Zero Zero” girata tra gli Stati Uniti, l’Inghilterra e l’Italia in co-produzione con Canal+.

Articolo tratto da "la Repubblica"
Che Netflix avrebbe rivoluzionato il panorama televisivo italiano era immaginabile, che i tempi sarebbero stati così rapidi non era scontato. E invece il primo colpo messo a segno è notevole: la tv in streaming produrrà insieme a Cattleya e alla Rai la serie tratta da Suburra, il film di Stefano Sollima su Mafia Capitale (dal libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo) che uscirà nelle sale il 14 ottobre ( in contemporanea con l'esordio su Netflix negli Stati Uniti e in America Latina) . Da maggio 2016 il film sarà disponibile su Netflix anche in Italia. Preso a scatola chiusa, prima del giudizio di pubblico e critica. La serie entrerà in produzione l'anno prossimo. Sull'onda di Romanzo criminale e Gomorra, diventati cult televisivi, Suburra esordirà su web e poi sarà trasmessa dalla Rai. "Essere su Netflix significa molto per me - commenta Sollima - il film avrà l'opportunità di raggiungere un vasto pubblico internazionale». Incentrato sulla battaglia per la conquista di Ostia, destinata a diventare un paradiso del gioco d'azzardo, Suburra intreccia la storia del parlamentare corrotto Mal-gradi (Pierfrancesco Favino) a quella di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una famiglia criminale che gestisce il territorio. Intorno a loro si muovono Sebastiano (Elio Germano), organizzatore di eventi, religiosi corrotti e mafiosi rivali, tra cui Samurai (Claudio Amendola) leader del crimine romano. Non sarà difficile sovrapporre i personaggi di fantasia a quelli della cronaca, anche se questo viaggio nel cuore oscuro di Roma, come lo definiscono Bonini e De Cataldo, è stato scritto prima che gli scandali e le inchieste finissero sul New York Times o sul Guardian. "La storia - ne è convinto Erik Barmack, vice presidente Netflix «conquisterà gli abbonati in Italia e in tutto il mondo» "Come per Romanzo criminale - spiega Riccardo Tozzi di Cattleya - cercheremo giovani attori, ma terremo due protagonisti del film. Non sarà Sollima a dirigere la serie, ha altri progetti. L'orgoglio c'è: Netflix sta rivoluzionando il nostro modo di guardare la W e non produce in tutti i paesi dove approda, lo fa in Francia e ora in Italia. Abbiamo prodotto Suburra con RaiCinema, che aveva un diritto di prelazione nel caso in cui si fosse realizzata la serie. Li abbiamo informati della proposta e hanno deciso di partecipare.. Cattleya aveva sempre collaborato con Sky ( è in preparazione Zero zero zero dal libro di Roberto Saviano con la regia di Sollima), stavolta Netflix ha battuto tutti sul tempo: "Con Sky abbiamo molti progetti, quello che riguarda Suburra lo stavamo pensando ma non l'avevamo elaborato - chiarisce Tozzi - per coincidenza quelli di Netflix avevano visto il film, grazie al venditore estero. Gli è piaciuto moltissimo e hanno preso contatto con noi». Per il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto «orgoglioso di produrre con Netflix, la collaborazione è un esempio della nuova strategia intrapresa per essere competitivi in Italia e all'estero: dobbiamo essere all'avanguardia e ridefinire l' offerta.". La tendenza per cui un film diventa serie è globale: basti pensare a Fargo dei fratelli Coen, diventata serie di successo (alla Festa del cinema di Roma sarà presentata la seconda stagione) e agli altri blockbuster che in America diventeranno racconti per la tv: da Attrazione fatale a Minority report. Segno di mancanza di fantasia o si preferisce andare sul sicuro? .Siamo in una fase per cui tutto si mischia, è normale fare un film da un libro, una serie da un film o magari un film da una serie - osserva Tozzi - non ci sono barriere, siamo nell'epoca della tv globale, la creatività originale è sempre più rara, in tutte le arti ormai si lavora sulla base di materiale esistente. Abbiamo fatto questa elaborazione per primi nel 2005 con il film Romanzo criminale convinti che si andasse verso la serie 'di genere". Il pubblico ci ha dato ragione.". 

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