L'EDICOLA DI LOU - Stralci, cover e commenti sui telefilm dai media italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
L'occasione persa di "The Newsroom" su Rai3
"Il
palinsesto è un'arte e a farlo dovrebbero essere artisti della tv. A
volte, invece, si ha la sensazione che in Italia prevalga il
pressapochismo o il semplicismo delle buone intenzioni. La settimana
appena trascorsa ci regala diversi esempi di programmazione più o meno
scellerata. Giovedì è un caso da manuale e purtroppo «The Newsroom»,
l'ottima serie creata da Aaron Sorkin, finisce in fondo alla classifica
settimanale, flop che trascina Rai3 sotto il 3% di share, battuta
addirittura dagli Home Visit di «X-Factor» su Sky Uno (canale a
pagamento). Nonostante gli annunci, la forte promozione, l?impegno in
prima persona del direttore Andrea Vianello, il pubblico di Rai3 ha
preferito chi Santoro chi la prof. Pivetti. Che occasione persa! Il successivo «Gazebo», anticipato di un'ora, si è schiantato sull'1,9%,
perdendo più di 5 punti. Doveva forse essere chiaro che la serata non
era quella giusta (con Santoro e lo «scandalo Bonev» e «X-Factor», in
diretta concorrenza sul pubblico più qualificato) e, soprattutto, che il
più raffinato dei prodotti pay americani fa a pugni con la prima serata
generalista italiana (altro discorso, la seconda serata). Sbaglia chi pensa che il palinsesto deve educare i suoi spettatori; al
contrario, bisognerebbe meglio educare chi i palinsesti - vera arte
della tv - li crea." (Aldo Grasso, 20.10.2013)
lunedì 21 ottobre 2013
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2 commenti:
buttato via!
i programmatori, guai a chiamarli direttori di rete in quanto non dirigono più alcunchè, sono incapaci che rispondono alle regole della politica (Rai) o del marketing (Fininvest). etto questo, la scelta di provare la prima serata la trovo giusta anche se prevedibilmente rischiosa e fallimentare come è accaduto. Dal Servizio Pubblico mi attendo più mosse come queste e, comunque, trovo sbagliato spostarla: se la scelta è quella di raggiungere il più pubblico possibile, va proseguita in prima serata anche se ha raggiunto il 3%; non sono gli ascolti a dettare la linea, altrimenti aboliamo, dopo i direttori, anche i "programmatori"!!!
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