LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Tutti Mads per la Danimarca: Mikkelsen, serie tv, Von Trier e Refn, design...Danish uber alles!
Altro che marcio, in Danimarca c’è fermento.
Mads Mikkelsen di “Hannibal” (anteprima assoluta su Italia 1 da settembre in prima
serata) è solo l’ultimo volto della new wave danese che scorre trasversale dal
piccolo al grande schermo, dal design alla cucina, dallo sport alla musica.
Proprio Mikkelsen si è fatto conoscere agli albori della sua
carriera in una serie tv, la poliziesca “Rejseholdet”
(2000), primo sussulto di un piccolo schermo danese che ha fatto scuola anche
in America. Solo negli ultimi anni ha regalato “Forbrydelsen” (diventato “The Killing” in Usa) e “Bron” (“The Bridge” il titolo della
trasposizione americana ambientata al confine con il Messico, mentre
l’originale stazionava tra Danimarca e Svezia).
Sulla bandiera del cinema
sventola l’effige di Lars Von Trier,
regista geniale e provocatorio fino al suo imminente “Nimphomaniac”, tra le
pellicole più attese degli ultimi anni. Sulle orme di Von Trier si colloca
l’emergente Nicolas Winding Refn,
dietro la cinepresa del film-rivelazione “Drive” nonché di “Pusher”, sua
opera-prima underground salita all’onore del culto dove compariva proprio
Mikkelsen.
Tra gli attori, ha origini danesi Viggo Mortensen, richiesto da cineasti del calibro di David
Cronenberg, Jane Campion e Gus Van Sant.
Nello sport emerge a colpi di rovescio la tennista Caroline Wozniacki, già numero 1 della
classifica WTA, mentre la nazionale femminile di calcio ha da poco raggiunto a
sorpresa le semifinale degli Europei organizzati in Svezia. L'altro giorno il Copenhagen ha fatto vedere i sorci rossi alla Juve in Champions League...
La musica, oltre alla vittoria della Danimarca all’ultima edizione di “Eurovision” grazie all’ugola di Emmelie De Forest, vanta il nome del Dj Trentemøller, tra i più popolari al mondo nelle consolle di musica elettronica.
La patria del LEGO, di Normann Copenaghen e Bang&Olufsen ha sempre puntato a un design bello da vedere ma anche dotato di quella praticità che gli scandinavi predicano senza sosta. Va sempre più di moda in Europa, Italia compresa, la “Christiania Bike”, la tradizionale bicicletta dotata di carrellino davanti, ottima per trasportare bambini, animali, amici, la spesa e pure la posta. Inventata negli anni 80, è tornata in auge in tempi di crisi economica dove la macchina è meglio usarla con parsimonia.
In cucina, se non siete abituati all’aringa marinata anche a colazione, segnatevi il nome dello chef a cinque stelle René Redzepi, patron di quel “Noma” di Copenhagen da due anni al vertice di The World’s 50 Best Restaurants, una classifica che in prestigio internazionale sta superando la paludata Michelin, più “borghese” e ampollosa. Già sulla copertina di “Time”, Redzepi si professa “sacerdote degli ingredienti boreali”, ovvero muschio, bacche e tuberi come se piovessero abbinati al pesce nordico, in piatti che lo chef danese twitta poi sul social per i suoi sempre più numerosi followers.
La moda dell’ultima generazione può contare sul nome di Henrik Vibskov, capofila del “New Nordic Movement” che predica lo
stile non solo negli abiti, ma trasversalmente nell’interior design e gli
accessori. L’ecletticità di Vibskov gli permette anche di spaziare in campo
musicale, collaborando da batterista con Trentemøller di cui sopra.
Terra di top-model dai tempi di Helena Christensen – la quale attualmente si è reinventata
fotografa di successo, compresi gli autoscatti nuda e in gran forma a 44 anni –
la Danimarca sfila in passerella con la sempre più richiesta Freja Beha Erichsen, 23enne nota per
l’aspetto androgino lungo un corpo da infarto contraddistinto da 13 tatuaggi e
un piercing sul capezzolo sinistro.
Leo Damerini
1 commento:
la Danimarca spacca, basta andare a Copenhagen per scoprire che sono mille miglia avanti...
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