Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl!
Stracult di questa settimana (nonché migliore novità di questo autunno) Last Resort, la nuova serie della Abc. Protagonista dello show, il capitano Marcus Chaplin (Andre Braugher) e la truppa del Colorado, sottomarino della marina militare americana in missione nelle acque dell’Oceano Indiano per recuperare una squadra.
La storia inizia quando, dopo aver ricevuto l’ordine di attaccare il Pakistan, il capitano, spalleggiato dal suo vice Sam Kendal (Scott Speedman), si rifiuta di obbedire al governo USA e, scampato all’attacco di un altro sommergibile, si rifugia con la sua flotta su un’isola limitrofa che sceglie come “base” da “occupare” con la forza.
Gli showrunner Shawn Ryan (The Shield) e Karl Gajdusek (Oblivion), hanno tra le mani una bella gatta da pelare visto il ritmo sincopato della regia (Martin Campbell, Kevin Hooks), quadro chiaro e fedele del caos che regna all’interno del sottomarino.
I dialoghi, ben strutturati seppur a tratti leggermente confusi, spesso si accavallano e per non perdere il filo della storia, non sono ammesse distrazioni e allo spettatore non è concesso di abbassare la guardia neanche per un minuto se non vuol perdere il filo della storia.
Un’ottima serie insomma, intensa e intricata, con delle potenzialità incredibili, difficile da seguire e altrettanto complicata da descrivere, e il bello sta proprio qui, perché per lo spettatore stesso diventa una vera e propria sfida.
Lo show di Campbell ricorda per certi versi i romanzi di Tom Clancy e ha come punto di forza un cast di altissimo livello, a partire dal protagonista, Braugher (Salt, Passengers, The Mist), passando per il suo vice interpretato da uno strepitoso Speedman, che molti ricorderanno come il Ben di Felicity, fino ad arrivare a Robert Patrick (The Unit, Burn Notice, True Blood), COB tenuto prigioniero da Chaplin perché contrario a occupare l’isola.
I dialoghi, ben strutturati seppur a tratti leggermente confusi, spesso si accavallano e per non perdere il filo della storia, non sono ammesse distrazioni e allo spettatore non è concesso di abbassare la guardia neanche per un minuto se non vuol perdere il filo della storia.
Un’ottima serie insomma, intensa e intricata, con delle potenzialità incredibili, difficile da seguire e altrettanto complicata da descrivere, e il bello sta proprio qui, perché per lo spettatore stesso diventa una vera e propria sfida.
Lo show di Campbell ricorda per certi versi i romanzi di Tom Clancy e ha come punto di forza un cast di altissimo livello, a partire dal protagonista, Braugher (Salt, Passengers, The Mist), passando per il suo vice interpretato da uno strepitoso Speedman, che molti ricorderanno come il Ben di Felicity, fino ad arrivare a Robert Patrick (The Unit, Burn Notice, True Blood), COB tenuto prigioniero da Chaplin perché contrario a occupare l’isola.
Last Resort è un’avventura epica, corale, dove non manca nulla: è una serie densa di pathos, emozione, hype, azione.
Tra intrighi politici e conflitti morali su un’isola che ricorda inevitabilmente quella di Lost e che anche stavolta, nasconde moltissimi misteri, iniziano così le avventure di un leader e del suo gruppo di seguaci, soldati all’apparenza fedeli e valorosi tra i quali però, si nascondono non pochi traditori.
Tra intrighi politici e conflitti morali su un’isola che ricorda inevitabilmente quella di Lost e che anche stavolta, nasconde moltissimi misteri, iniziano così le avventure di un leader e del suo gruppo di seguaci, soldati all’apparenza fedeli e valorosi tra i quali però, si nascondono non pochi traditori.
Pollice verso questa settimana per Partners, comedy della CBS che ha per protagonista Sophia Bush (One Tree Hill), ideata da David Kohan e Max Mutchnick, creatori di Will&Grace.
Partners si avvale di un cast molto noto sul piccolo schermo seppur, alla fine dei conti, per nulla convincente: la Bush interpreta Ali, fidanzato dell’architetto Joe, cui presta il volto David Krumholtz, protagonista di Numb3rs e recentemente apparso in The Newsroom.
Nei panni di Louis, il migliore amico di Joe sin dai tempi dell’asilo, Michael Urie (celebre per il ruolo del civettuolo Mark nell’indimenticabile Ugly Betty), anche lui architetto e fidanzato con Wyatt, Brandon Routh che interpretò il cattivo Daniel Shaw in Chuck.
Il primo limite, la comedy lo riscontra laddove non riesce minimamente a discostarsi da Will&Grace in alcun passaggio: sin dai primi minuti, ricorda inevitabilmente la serie con Debra Messing, dal punto di vista dei personaggi, dei dialoghi, dello humour e delle situazioni nelle quali i protagonisti si ritrovano.
Non fa ridere, non comunica nulla, non convince e se proprio dobbiamo dirla tutta, alla lunga (e su 20 minuti di durata è alquanto grave) annoia anche. Routh è inespressivo e piatto come suo solito (Dylan Dog ancora ringrazia) la Bush e Urie troppo, troppo simili ai personaggi interpretati nelle serie che li han resi famosi.
L’unico che vediamo rapportarsi con una situazione “nuova” a tutti gli effetti, è Krumholtz, ma da solo di certo non basta a dar spessore a una sitcom della quale il palinsesto televisivo avrebbe potuto tranquillamente fare a meno.
2 commenti:
...beh ma qua in italia, "last resort" che non mi fa impazzire, a parte, che ci dobbiamo aspettare?
No dai, LAST RESORT cult, proprio no...bellino, confezionato bene, ma a livello di trama è da ko
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