sabato 27 ottobre 2012

Stracult e Stracotti - …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl

Per inaugurare il ritorno della rubrica  Stracult & Stracotti, non ho avuto il minimo dubbio a eleggere The Walking Dead come la miglior serie della settimana. La premiere di stagione ha segnato un record incredibile per la AMC: oltre 10 milioni di spettatori con un rating nella fascia 18-49 del 5,8 e il secondo episodio non è stato certo da meno.
Non c’è più una democrazia, questo è poco ma sicuro. E ora più che mai, non sembra esserci scampo alla fine. Un Rick più agguerrito e deciso che mai ha preso in mano le redini della situazione, seppur con fatica, guidando i suoi, dopo la dipartita di Dale e Shane, in un labirinto di zombie e disperazione.
I protagonisti di The Walking Dead sono feriti, sfiniti, disperati: una prigione infestata dagli zombie è la loro unica salvezza, e sono disposti a dormire nelle celle, come animali in gabbia, tra schizzi di sangue e cadaveri, pur di trovare qualche ora di riposo.
Sono una squadra, un plotone, sono assassini efferati ed esseri umani così disperati da risultare credibili come non mai. Due episodi ricchi di azione, pathos e intensità hanno aperto la terza stagione che, se riuscirà a mantenere questi ritmi, non avrà precedenti.
Rick ora è il leader, nonostante mai avremmo immaginato che sarebbe riuscito a vestire così bene un ruolo simile, scendendo a compromessi, dimostrandosi disposto a tradire i suoi ideali e i suoi principi per il bene del gruppo.
Spietato, forse anche troppo. Staremo a vedere. Per ora, TWD è senza dubbio lo Stracult della settimana.


Nulla toglie a Revolution il titolo di Stracotto a tutti gli effetti, seppur dopo una manciata di episodi. La serie si J.J. Abrams e Erik Kipke è un miscuglio banale e noioso delle serie che l’hanno preceduta: da Flash Forward a Jericho, da Terra Nova a The Walking Dead, l’impressione generale è che gli autori abbiamo preso idee qua e là e le abbiano buttate dentro l’ennesimo telefilm scifi poco riuscito e per nulla convincente.
È un guazzabuglio d’idee caotico e confuso, infarcito di personaggi e situazioni prevedibili, caratterizzato da una trama esile e da dialoghi così superficiali da risultare incredibilmente prevedibili.
I personaggi, per nulla accattivanti, a tratti diventano addirittura irritanti, dalla protagonista Tracy Spiridakos (Charlie), espressiva quanto una statua di cera o se vogliamo quanto Kristen Stewart in Twilight, a Billy Burke (non per niente padre della Stewart nella saga) che dovrebbe in teoria interpretare il “duro” della serie, ma che in pratica è credibile quanto Paris Hilton nei panni di uno scienziato.
A poco serve la presenza di un attore fenomenale come Giancarlo Esposito (Gus in Breaking Bad) nel ruolo del capitano della milizia, che finisce ingabbiato dalla mediocrità e dall'inconsistenza nello script.
Abrams capitombola ancora una volta, e dopo Undercovers e Alcatraz, aggiunge ai suoi ultimi flop anche Revolution, restando lì, aggrappato a Fringe e Person of Interest, rischiando ahimè, di compromettere il prestigio di attori come Giancarlo Esposito e Elizabeth Mitchell (reduce da un altro flop, V), coinvolgendoli in progetti tanto ambiziosi quanto effimeri.

1 commento:

Lisa Costa ha detto...

The Walking dead ha fatto un gran bel primo episodio ma ora che ogni traccia di umanità se ne sta andando (in tutti i sensi) non so cos'altro possano inventarsi...

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