NEWS - Vengono in pace, sempre. Vogliono invaderci, ancora. "Visitors" a tutto campo tra Italia2 (serie classica) e Italia 1 (prima tv free)
Venticinque anni dopo, l'invasione
passa dai media.
I nuovi Visitors sorvolano con le
loro astronavi 29 capitali mondiali ma è in America che la carismatica ed
androgina leader d'altri mondi discende annunciando il claim-tormentone "Veniamo in pace,
sempre".
Vista l'accoglienza piuttosto
benevola riservata in un primo tempo ad Anna (Morena Baccarin) e ai suoi, nessuno dei
terrestri ha avuto modo di vedere il serial del 1984 dal quale "V" trae spunto che Italia 1 trasmette in prima tv dal 25 maggio, ogni venerdì in prima
serata.
E per celebrare al meglio
l'invasione anni 2000, Mediaset Italia
2 offre l'antipasto cult della serie storica a partire dal 22 maggio, ogni martedì in prima e
seconda serata.
Se l'antefatto è lo stesso della
serie originale - gli alieni-rettili con sembianze umane chiedono una piccola
parte delle risorse terrestri concedendo in cambio il know-how avanzato su tecnologie e scoperte
mediche - è l'"invasione mediatica" del terzo tipo a risultare innovativa. Da
antologia la prova d'abito di Anna, con tanti cambi ad hoc in base al Paese dove dovrà fare
l'annuncio delle pacifiche intenzioni extraterrestri, prima dell'intervista che
la nostra concede in esclusiva al giornalista tv in cerca di scoop Chad Decker
(Scott Wolf). E' il primo atto di
un attacco che procede sotto pelle (in tutti i sensi) e che vede coinvolti:
l'agente del F.B.I. dell'anti-terrorismo Erica Evans (Elisabeth Mitchell), destinata a capeggiare
la Resistenza della cosiddetta Quinta Colonna; il prete sovversivo Jack Landry
(Joel Gretsch), uno dei primi a
ribellarsi ai Visitors (soprattutto quando si capisce che l'invasione è in atto
anche al Vaticano!); il Visitor buono Ryan Nichols (Morris Chestnut), che esce allo scoperto
dopo essere stato "silente" per anni tenendo all'oscuro la fidanzata Valerie
Stevens (Lourdes Benedicto);
l'adolescente Tyler (Logan
Huffman), concupito e convinto della missione pacifica aliena da
parte della bella Lisa (Laura
Vandernoot), "visitatrice" che al contrario dei suoi simili trasuda
emozioni.
Una guerra del primo tipo, quasi più
interessante del terzo, si è consumata a margine del telefilm: l'ideatore della
serie originale Kenneth Johnson si
è rivolto alla Writers Guild of America allorquando Warner ha deciso di togliere
il credit "created by" a suo nome
motivando che il nuovo serial sviluppava vicende autonome e non poteva essere
considerato un remake; la WGA ha
dato ragione a Johnson e la chiosa è stata ripristinata. In realtà la serie si è
dimostrata essere una sorta di sequel en
travesti (o silente come Nichols) per la presenza, nella seconda
stagione, dell'arcimitologico personaggio di Diana (Jane Badler) lungo 9 puntate. Imperdibile
la scena in cui la regina dei Visitors degli anni '80 s'ingurgita topolini in
coppia con la sua erede (più tv che rettile) Anna.
Marc
Singer, che aveva preso parte alla
serie-apripista nei panni del giornalista tv a capo della Resistenza, riappare
in un altro ruolo (il suo personaggio fa parte di un'organizzazione
para-militare che sembra saperla lunga - non a caso! - sugli alieni invasori).
Il climax
del telefilm è tuttavia metalinguistico: a nessuno sfugge
il parallelo con la serie-madre dove il giornalista tv si ribellava
all'invasione, mentre nella versione moderna diventa una figura al limite del
servilismo, in nome di uno scoop, fino a diventare l'addetto stampa dei
Visitors!
Mentre scompaiono le analogie dell'invasione
fascista paventate nel telefilm anni '80, più di un critico ha visto
il richiamo allegorico all'avvento del
Presidente Obama (in America la serie ha debuttato nel primo
anniversario presidenziale), con parole quali "speranza", "cambiamento" e
"assicurazione sanitaria per tutti" che sembrano tratte dalla campagna
elettorale del neo inquilino della Casa Bianca.
Scott Rosembaum, Jace Hall, Steve
Pearlman, Scott Peters e Yves Simoneau firmano da produttori esecutivi.
Marco Beltrami compone la colonna
sonora.
Morena Baccarin è stata scelta dopo
il rifiuto di Famke Janssen; Lucy Lawless era stata la prima ipotesi per il
ruolo di Erica Evans. La serie si è aggiudicata un Visual Effect Society Award.
Le riprese sono avvenute a Vancouver e dintorni, in
Canada.
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