CORRIERE DELLA SERA
"Person of Interest", serie ad incastro di Abrams
"Quando il produttore J. J. Abrams mette il suo nome su un nuovo
telefilm, l'attesa è sempre alta. Soprattutto poi se a lavorare con lui
ci sono uno sceneggiatore come Jonathan Nolan (che con il fratello
regista Christopher ha lavorato a Memento e alla livida saga di Batman
nei diversi episodi de Il cavaliere oscuro) e un attore come Michael
Emerson, l'imperscrutabile Ben Linus di «Lost». La curiosità per la
nuova serie che li vede protagonisti, «Person of interest», era dunque
tanta (prima puntata, venerdì ore 21.15 su Premium Crime e in chiaro su
Italia 2). Bisogna subito dire che la trama è piuttosto intricata,
tanto che lo stesso Abrams ha definito la serie «molto cerebrale». John
Reese (Jim Caviezel) vive da senzatetto a New York ma in realtà è un ex
agente della CIA, che però tutti credono morto. Sta per toccare il fondo
quando lo avvicina Harold Finch, un enigmatico magnate incaricato dal
governo USA, dopo l'11 Settembre, di progettare un sofisticato sistema
di sorveglianza, la Macchina, capace di intercettare qualsiasi
comunicazione audio e riprendere qualunque evento. Nelle maglie della
Macchina finiscono i terroristi ma soprattutto criminali comuni,
irrilevanti per l' antiterrorismo e il sistema è in grado di segnalare
in anticipo i nomi delle persone sospette, le «persons of interest» del
titolo. Nessuno può sapere se saranno vittime o delinquenti, né quale
reato commetteranno: compito di Reese e Finch è allora quello di
sorvegliarle e prevenire il verificarsi del crimine. La serie è
interessante proprio per questa sua struttura a incastro, marchio di
fabbrica di Abrams, ma soprattutto perché prova a dare forma narrativa
ad alcune ossessioni che hanno segnato profondamente l'America dopo gli
attacchi alle Torri Gemelle, come la videosorveglianza e la necessità
di rinunciare ad alcuni spazi di privacy e libertà per garantire la
sicurezza comune".
(Aldo Grasso, 29.04.2012)
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