sabato 5 marzo 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
Auditel, un sistema da rivedere
"Una giornata particolare, una giornata senza dati d'ascolto. Martedì 1 marzo, per un aggiornamento del software non sono usciti i dati Auditel. Immaginiamo quanti addetti ai lavori siano stati in fibrillazione per tutta la giornata, ormai addicted di share. Ormai l'ascolto è l'unico criterio di giudizio per chi fa tv: non un criterio, sia pure importante, fra altri criteri, ma il solo. E dunque un alibi; secondo alcuni l'alibi perfetto per l'assassinio della buona tv. In questi ultimi anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante e forse Auditel avrebbe bisogno di una bella revisione, a partire dalla struttura della società stessa. Com'è noto, la proprietà della società è divisa in quote del 33% per le tre componenti fondamentali: televisione pubblica (Rai), emittenza privata (reti nazionali e locali), aziende che investono in pubblicità (Upa) con agenzie e centrali media (AssoComunicazione, Unicom); il restante 1% è della Federazione italiana editori giornali (Fieg). I costi vivi sono a carico di Rai e Mediaset e quindi ci troviamo nella classica situazione italiana in cui i controllori sono anche i controllati.Il campione di 5.187 famiglie (quelle che hanno installato in casa il meter, equivalenti a circa 14mila individui) è statisticamente un ottimo campione, specie per una tv di tipo tradizionale. Auditel, però, non rileva la tv fuori casa (quella delle seconde case), la tv via web (ormai i giovani vedono soprattutto quella) e l'ascolto differito (che è un plus della pay tv). Inoltre c'è in ballo anche la questione degli stranieri: il panel di Auditel è formato esclusivamente da cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali, mentre dati della Caritas attestano che ormai sono circa cinque milioni gli stranieri residenti in Italia. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici e nella complessa metodologia della stima degli ascoltatori, una giornata di silenzio è utile a tutti: controllori, controllati e controllabili".
(Aldo Grasso, 03.03.2011)

5 commenti:

mou ha detto...

secondo me andrebbe abolito

Vampy Tv ha detto...

Auditel nel cesso!
Sono molte le categorie che sono escluse dall'Auditel e di cui l'articolo non parla: tutti quelli che non hanno un telefono fisso, ma solo il cellulare; tutte le organizzazioni (caserme, ospedali, alberghi, mense, bar, scuole, navi, guardiani notturni); tutti quelli che vedono poca Tv.
Una categoria però è giusto che manchi: gli stranieri!

marzia ha detto...

è tutta una mafia, si sa, premiano quelli che vogliono loro (adesso danno un contentino pure a SKY)

matteo ha detto...

secondo me va riformato, attualizzato alle nuove realtà (digitale, sky, fastweb...): è rimasto vecchio e condiziona troppo le programmazioni della tv generalista, ancorata a vecchi programmi sempre identici rivolti a un pubblico di anziani decrepiti (vedi La Corrida e Ballando con le stelle il sabato). E' incredibile che sia tutto rimasto bloccato, anche se il fatto che a Rai e Mediaset vada bene così è piuttosto chiaro...

Anonimo ha detto...

Trovo che la misurazione degli ascolti fatta così sia molto più equilibrata. E trovo che il MySky sia davvero un'ottima invenzione...

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)
Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

Lick it or Leave it!