martedì 8 febbraio 2011

L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sulle serie tv dai giornali italiani e stranieri

CORRIERE DELLA SERA
La parabola "scomoda" di Jason Priestley, da "BH" a "Call me Fitz"
"Può una star adolescente della tv degli anni Novanta, l'emblema del genere «kalòs kai agathòs», bello e bravo, reincarnarsi in un quarantenne stropicciato, cinico e sull'orlo della bancarotta morale? Uscire dai panni di un personaggio che ha segnato l'immaginario di intere generazioni di teenager può non essere cosa facile. Lo sa bene Jason Priestley, il Brandon Walsh del celebre teen drama «Beverly Hills 90210», che dopo quasi un decennio di oblio catodico, ha provato a sporcarsi un po' l'immagine con la serie comedy «Call me Fitz» (Sky Uno, giovedì, 21). Richard Fitzpatrick è un venditore d'auto usate della grande provincia americana nella concessionaria di famiglia, la Fritzpatrick Motors. Ha una predilezione per le serate a base di alcool, droghe e ragazze disponibili, nel suo piccolo ha una gran smania di successo ed è impudente quanto basta. Per capirci, è uno che imbroglia all' esame per la licenza di concessionario, uno che tenta di piazzare un'auto usata a una donna in coma, uno che imposta come suoneria del cellulare il gingle, ripetuto come un mantra, «spassiamocela baby!». A cambiare le cose arriva un brutto incidente d'auto: dopo il trauma subìto, per Fitz sembra essere arrivato il fatidico momento di «guardarsi dentro», di diventare «un uomo migliore», aiutato dal misterioso Larry, posato, riflessivo, giudizioso. L'opposto di lui, insomma. Nonostante il vago senso di già visto (da «My name is Earl» a una certa atmosfera alla «Californication»), va detto che la serie non è male, l'interpretazione «sgualcita» di Priestley è convincente e il telefilm cerca di compensare i limiti imposti da un budget contenuto con la qualità delle trovate narrative, che danno vita a situazioni all' insegna del politicamente scorretto raccontate con una scrittura «tossica», da black comedy".
(Aldo Grasso, 04.02.2011)

2 commenti:

germana ha detto...

serie modesta, lui bravo però

Anonimo ha detto...

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