L'EDICOLA DI LOU - Stralci e commenti sui telefilm dai giornali italiani e stranieri
CORRIERE DELLA SERA
"Romanzo criminale" stecca l'ultima puntata
"Peccato, proprio l'ultima puntata di «Romanzo criminale» è risultata la più fragile di tutta la stagione, come se agli autori fosse mancata l' idea per chiudere, per uscire con una trovata aperta a nuovi, eventuali sviluppi (SkyCinema, giovedì, ore 21). Così, il personaggio più debole del racconto, il commissario Scialoja, prende il posto del «Vecchio», del grande burattinaio dei servizi segreti, delle forze occulte, capovolgendo in maniera poco credibile la lunga tessitura del racconto. Anche lo scontro finale fra il Dandi e il Freddo è risolto in modo ambiguo con l'intervento della più ambigua delle new entry, Donatella. Questi piccoli infortuni vanno presi in maniera positiva: qualcuno si era già montato la testa, aveva indicato in «Romanzo criminale» il superamento della serialità americana, credeva di aver risolto i problemi della nostra fiction. Le due stagioni di «Romanzo criminale» restano un felice esempio di processo virtuoso: la serie tv è scritta molto meglio del film, che a sua volta era meglio del libro di Giancarlo De Cataldo (provate a sfogliarlo, al confronto, vi sembrerà un ammasso «informe» di notizie sulla banda della Magliana). La serie realizzata da Sky e da Cattleya e diretta da Sergio Sollima, insieme con alcuni prodotti della Taodue e di Wilder (ora FremantleMedia), rappresentano l' eccellenza della nostra serialità, ma devono essere considerati punti di partenza non di arrivo. È una bella notizia, per esempio, che HBO Latin America ne abbia acquistato i diritti per i paesi del Sud America. La notizia bellissima sarà quando la HBO acquisterà i diritti per il Nord America. Sulle note di Vasco Rossi, resta comunque il ricordo di una fiction per tanti versi esaltante: la livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia, del Bufalo, di Scrocchiazeppi (personaggi veri non macchiette) ha trovato una scrittura di qualità e un respiro che finalmente escono dai canoni dell' agiografia all' italiana".
(Aldo Grasso, 18.12.2010)
lunedì 20 dicembre 2010
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1 commento:
anke a me non ha entusiasmato
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