mercoledì 29 luglio 2009

NEWS - Tv, un futuro a tre decoder? Mediaset smentisce Michele Serra su "La Repubblica"
Alcuni giorni fa Mediaset, sul sito Qui Mediaset, ha smentito Michele Serra, il quale su "La Repubblica" immaginava un futuro televisivo a tre decoder. La replica del Biscione potrebbe servire a fare un pò di chiarezza tra i nostri (prossimi) telecomandi, in una fase in cui non a tutti è perfettamente limpido che cavolo di decoder acquistare...

"Se un uomo di talento come Michele Serra non ha capito, figuriamoci il cittadino comune. E a noi, che di comunicazione televisiva ci occupiamo per lavoro, non resta che cospargerci il capo di cenere e tentare di rimediare. Rassicuriamo tutti: nessuno deve comprare "tre (tre!!) decoder con relativi telecomandi" come teme e scrive Serra su Repubblica (L'amaca) del 24 luglio. Il giornalista enumera: il decoder Sky, il decoder digitale terrestre e il decoder di Tivùsat. Nessun telespettatore avrà mai tutti e tre: semmai potrà scegliere quale dei tre comprare. Ma come si fa a scegliere? Proviamo a farla semplice partendo dalla notizia più fresca: il decoder Tivùsat. E' una proposta rivolta solo a quel 5% di telespettatori italiani che non ricevono il normale segnale televisivo e che da sempre vedono la tv solo via satellite. Se non appartenete a questa categoria dimenticate la notizia, non vi riguarda. Vediamo adesso il decoder Sky. Già non è esatto parlare di "acquisto del decoder Sky" perché a Sky ci si abbona (se si vuole) e il decoder viene fornito direttamente da Sky. Quindi una famiglia ha in casa il decoder Sky solo se si è abbonata alla pay tv satellitare. Se non vi interessa la pay tv con la parabola sul tetto dimenticate la notizia, non vi riguarda. Concludiamo con il decoder digitale terrestre. Entro il 2012 tutta Italia vedrà la tv in digitale terrestre e il vecchio sistema analogico si spegnerà progressivamente regione per regione. Quindi questo decoder è l'unico che effettivamente interessa tutti i telespettatori che vedono la tv tradizionale gratuita. Ma anche qui non è esatto parlare di "decoder obbligatorio": da aprile 2009 tutti i televisori in vendita contengono già al loro interno il decoder. Sono tv di nuova generazione e chi li ha non deve comprare nessun decoder. A chi invece ha un televisore tradizionale il decoder digitale terrestre serve davvero, altrimenti quando la sua regione passerà definitivamente al digitale terrestre non vedrà più nulla. Ecco, speriamo di essere stati chiari. E speriamo che nessuno cada ancora nell'equivoco dei tre decoder obbligatori. Che ricorda tanto il gioco delle tre carte. Alla prossima. Per commenti press@mediaset.it".

7 commenti:

h2o ha detto...

a me sta risposta mette ancora più confusione...non so voi

Vampy ha detto...

Campionato mondiale di Mirror Climbing: vince Mediaset.
Come si arrampicano loro sugli specchi, non lo sanno fare nemmeno le lumache.
E poi smettiamola con la balla del 'quel 5% di telespettatori italiani che non ricevono il normale segnale televisivo'.
Quanti sono quelli che davvero ricevono TUTTI i canali nazionali del Digitale Terrestre? Il 30%? Il 40%?

gemma ha detto...

io so solo che più cerco di informarmi sulle nuove piattaforme, più non capisco un tubo...ci fosse uno chiaro...!!!

antonelly ha detto...

ammazza, che disfattismo!

Leo Damerini ha detto...

Roma, 30 lug. - (Adnkronos) - "Il decoder unico e' possibile e
se ancora non c'e' non dipende certo dalla Rai ma piuttosto dall'unico soggetto monopolista nel mondo satellitare pay che usa un sistema chiuso, esclusivo e condizionato'. Lo ha spiegato il vicedirettore generale della Rai, Giancarlo Leone, nel corso dell'audizione in
commissione di Vigilanza Rai.

"Se Sky decidesse di rinunciare alla sua politica di controllo
sui decoder -ha sottolineato Leone- e di abbandonare il sistema di
criptaggio 'Nds' che usa solo lei, avremmo un decoder unico. Sarebbe
bello in futuro ha concluso- avere un unico decoder, per digitale
terrestre e satellitare".

Anonimo ha detto...

Roma, 29 lug. - (Adnkronos) - "La piattaforma Tivu' Sat dimostra
che nel realizzare il digitale terrestre sono stati commessi gravi
errori. Il costo del decoder e della parabola siano scalati dal
canone". Lo chiede Luca Borgomeo, presidente dell'associazione dei
telespettatori cattolici Aiart.

"Circa il 5% della popolazione non e' raggiunta dal segnale del
digitale terrestre, per colpa dell'infrastruttura -continua Borgomeo-Queste persone, molte delle quali in aree disagiate, ora dovranno sopportare un ulteriore esborso: la parabola e il decoder. Una tassa insopportabile, ingiusta, per chi gia' paga il canone".

jo ha detto...

a rimetterci siamo sempre noi: il pubblico

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