CORRIERE DELLA SERA
I telefilm faticano sulla tv generalista
"Una miniera d' oro sprecata: c' è stato un momento nel quale la grande serialità americana sembrava aver contagiato gli italiani, erano i tempi dei grandi ascolti di «Dr House», o della prima stagione del raffinatissimo «Lost». Oggi la situazione pare cambiata, e i telefilm sono in ribasso sulla tv generalista. È vero che lo sciopero degli sceneggiatori ha pesato e che dagli States non sono arrivate novità sconvolgenti, ma è anche vero che le «serate tematiche» organizzate da Raidue o Italia 1 non hanno dato i risultati sperati. Cosa è accaduto? La scorsa settimana la generalista ha proposto diversi «debutti», tutti non proprio di successo. Lunedì ci ha provato Raidue, col teen-drama «90210», che richiamava alla memoria dei nostalgici il mitico «Beverly Hills». Non è facile lanciare un nuovo teen-drama, perché quello giovane è il pubblico più difficile: hanno risposto all' appello 1.489.000 spettatori, per uno share del 6,6%. Il giorno dopo Italia 1 ha confezionato una sera «a tutta serialità», con «Eli Stone» (poco più di 2 milioni di spettatori, 8,3%) e «Chuck» (1.339.000 spettatori per il primo episodio, 8,2%). L' audience della serialità ha caratteristiche precise, è un pubblico tendenzialmente giovane, con buoni livelli d' istruzione. È il pubblico più attratto da altre forme di «prima visione»: sui canali Fox, su quelli Mediaset Premium e anche attraverso il downloading illegale. Almeno per questo genere, e per questo pubblico, la tv generalista non esiste, o quasi". (Aldo Grasso, 15.06.2009)
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