NEWS - Una "Squadra" senza futuro. La serie di Rai3, una delle poche degne della tv italiana (nonostante non parli dei rifiuti di Napoli!), rischia la chiusura (250 posti di lavoro a rischio)
(ANSA) - NAPOLI, 2 FEB - L'ipotesi di chiusura della serie tv 'La Squadra' mette a rischio 250 posti di lavoro. L'allarme viene lanciato oggi dalle Rsu del Centro di Produzione Rai TV di Napoli che informa in una nota di aver appreso dall'azienda che ''sarebbe intendimento della Rai chiudere la serie televisiva La Squadra''. ''La serie - spiegano in una nota congiunta CGIL, UGL, CISL E UIL - e' uno dei pochi esempi in Rai di ciclo produttivo di prima serata interamente eseguito con risorse interne in tutte le sue fasi lavorative''. i sindacati esprimono ''preoccupazione, disagio ma soprattutto rabbia per una decisione che di fatto oltre che, ridimensionare il centro di produzione, penalizza l'impegno,la professionalita', la disponibilita' dei lavoratori di Napoli''. ''La RAI di fatto, tagliando i budget destinati alla fiction, ferma le riprese di una produzione che da un decennio e' realizzata nel quartiere di Piscinola, sito produttivo nella periferia est di Napoli; abbandonare tale realta' segnera' una vera e propria ritirata della Rai da un quartiere difficile dove l'Azienda ha rappresentato un punto di riferimento sociale di straordinaria importanza. Denunciamo che la contrazione produttiva comportera' sull'indotto una gravissima crisi occupazionale (si parla di circa 250 posti di lavoro a rischio) che, in una citta' priva di altre opportunita' di questo tipo, sara' seria e grave'', prosegue la nota. ''La scelta di produrre Un Posto al Sole e La Squadra - proseguono i sindacati - fiction di lunga serialita', e' stata forza dei lavoratori e del sindacato napoletano, ne rivendichiamo la paternita'. Furono avviate una serie di trattative con la RAI per realizzare nuovi modelli produttivi, concertando riconversioni professionali e nuove tecnologie volte al raggiungimento degli obiettivi affidatoci dall'azienda. La grande qualita' presente nella realizzazione della produzione radio televisiva, le professionalita' altissime riconosciute da tutti e racchiuse in un' esperienza consolidata, sono un grande patrimonio, che non vogliamo ne' possiamo accettare di perdere, troviamo incomprensibile, che mentre si apre una riflessione necessaria e profonda sugli appalti si chiude l'unica esperienza di produzione interna''. ''La definitiva sospensione delle riprese e' fonte di grosso dissenso, si prende atto che la Rai su Napoli arretra dal punto di vista produttivo e soprattutto non investe sul nostro Centro con altri titoli o altra fiction, anche se il CP (centro di produzione) di Napoli era stato individuato come riferimento per la produzione di fiction nel mercato interno RAI. La RSU non vuole fermarsi alla sola protesta e in caso del permanere di risposte negative sui destini industriali del Centro avviera' tutte le forme di protesta e lotta anche quelle piu' radicale e visibile fuori e dentro l'Azienda'' concludono i sindacati lancia anche un ''forte richiamo alle Istituzioni cittadine e regionali sia del mondo politico-sindacale che di quello culturale''.
lunedì 2 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
concordo, una delle poche serie tv da salvare
Beh, in fondo è una serie di bassa lega. Ripetitiva, monotona. Non dico che la Rai faccia bene a tornare sui propri passi, ma... gli ascolti sono bassissimi. Penso che l'unica maniera di far proseguire la fiction per anni e anni ancora è rimodernarsi, rendere i personaggi accattivanti, i dialoghi migliori (non le solite noiose battute).
Posta un commento