giovedì 11 dicembre 2008

NEWS - Parole sante! I telefilm USA salvati dalla tv via cavo (il "mad man" Matthew Weiner dixit)
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - La fiction americana salvata dalle tv cavo: Matthew Weiner, tra gli sceneggiatori della serie culto "I Soprano", autore e creatore della serie "Mad Men", a Roma in questi giorni, racconta la riscossa Usa dei telefilm di nuovo protagonisti dei palinsesti, anche italiani, come ai vecchi tempi di "Dallas" e "Dynasty". La seconda stagione di "Mad Men" serie rivelazione del 2008, vincitrice di 2 golden globe 2007 e ben 6 Emmy award 2008 andra' in onda su Cult (canale 142 di Sky) dal 28 dicembre. Con "Mad Men", la serie ambientata nel mondo dei pubblicitari di Madison Avenue nell'era d'oro degli anni '60, con una ricostruzione d'ambienti superba, Weiner ha conquistato il record di aver realizzato la prima serie trasmessa da una basic cable tv (la piccola Amc) a conquistare l'Emmy, l'oscar del settore. ''Meno soldi, piu' liberta' di espressione, scrittura accurata e autori intelligenti come executive producer'', ha detto all'ANSA, Weiner svelando alcuni dei segreti che hanno fatto l'eccellenza dei telefilm Usa. ''Nelle tv generaliste americane, i grandi network Nbc, Cbs, Abc i telefilm devono accontentare un vasto pubblico e seguire tante regole, ad esempio si possono mostrare scene violente, ma non una madre che allatta al seno perche' sarebbe sconveniente. Ecco cosi' che quando l'Hbo, la tv cavo a pagamento nel decennio scorso ha cominciato a produrre serie piu' libere nel linguaggio e nei temi, come 'Sex and the city', 'I Soprano' - ha aggiunto Weiner - 'Six feet under', 'The Shield', 'Closer', 'In Treatment', seguito da Showtime, Tnt, il telespettatore ne ha decretato il successo. Sono produzioni 'di nicchia', il cui livello qualitativo e' molto alto, ma sono riuscite a conquistare i mercati anche internazionali. Hbo e le basic cable (abbonamenti piu' economici, tv piu' piccole, ma inserzioni pubblicitarie, ndr) stanno alla tv Usa come i film indipendenti alle produzioni degli studios hollywoodiani''. "Mad Men", mettendo in scena il conflitto anche morale nel mondo della pubblicita', un mondo competitivo e spesso senza scrupoli, e' ambientato negli anni '60 ma sembra parlare dell'America di oggi. ''Non si tratta di evasioni dalla realta', l'intrattenimento e' emozione e come scrittore regista produttore sceneggiatore - ha aggiunge Weiner - cerco di non essere superficiale ecco perche' questa serie, che pure e' stata realizzata prima del grande disastro finanziario, sembra scritta oggi: parla dell'american business, di moralita' nell'economia''. Al centro, nella seconda serie che comincia il giorno di S. Valentino del '62, il contrasto 'etico' tra i metodi del protagonista latin lover Don Draper (John Hamm), creative director di un'agenzia pubblicitaria e quelli di Duck Phillips (Mark Moses), direttore marketing. Background della serie, rivela Weiner anche le teorie filosofiche dell'oggettivismo di Ayn Rand, nei cui romanzi c'e' una difesa del capitalismo. In attesa di debuttare come regista al cinema, Weiner si dedichera' alla terza stagione di "Mad Men", ma da buon business americano non lo conferma ufficialmente non avendo ancora in tasca il contratto. Quanto ai "Soprano", per Weiner che ne e' stato uno degli autori ''e' un'occasione persa per l'Italia averlo rifiutato pregiudizialmente''.

1 commento:

Anonimo ha detto...

magari succedesse anche in Italia

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