Ancora sull'Auditel, se permettete. Soprattutto dopo che lo scorso Bollettino ha suscitato una discussione critica e costruttiva da parte di altri media ("La Stampa" e Tv Blog in primis), oltre che su Telefilm Cult. Fa specie che il film tratto dalla serie stracult "Sex and the City", alla sua seconda settimana di programmazione, sia arrivato in testa ai botteghini italiani (così, come del resto, in tutto il mondo). Ha scavalcato "Indiana Jones e il Regno del Teschio di cristallo", nonostante "SATC - The Movie" fosse proiettato in meno sale, totalizzando oltre 200 mila spettatori e un 1 milione e 300 mila euro nella sola settimana dal 9 al 15 giugno. Quando Carrie e amiche di stiletto passeggiavano su La7, per l'Auditel i telespettatori erano al massimo 761.000 (dato d'ascolto medio delle ultime due puntate della serie, in onda il 19 dicembre 2004). La faciloneria porterebbe a chiedersi: ma gli spettatori che sono andati al cinema sono esattamente gli stessi che guardavano la serie su La7? Chiaramente non è così, anche se risulta strano che un film del genere spinga a vederlo chi non abbia mai seguito la serie. Bastava andare in una qualsiasi sala cinematografica italiana per assistere ad uno spettacolo nello spettacolo, con il pubblico che applaudiva dalla sigla iniziale che ricapitolava i momenti salienti del telefilm o che rideva all'unisono a riferimenti e rimandi presenti nel serial. Verrebbe da dire che buona parte del pubblico (la maggior parte?) si sia nutrita di "SATC" grazie ai cofanetti DVD o agli inserti video di quotidiani e settimanali, che hanno fatto la corsa - talvolta anche in contemporanea - per abbinarli ai giornali. Senza contare il "product placement" presente nella pellicola: oltre al turbinio di stilisti e griffe modaiole, si registra anche la presenza, tra gli altri, di Mercedes, Tiffany&Co., Apple, Jimmy Choo, Skyy Vodka, Vitamin Water, tutti pronti a investire in un brand ("SATC") che ha lanciato dei veri e propri must-have. Anche in Italia, l'opportunità è stata colta: BNL ha offerto addirittura un conto “Sex and the City”, con due biglietti in omaggio per il film alla stipula del contratto. Insomma, tutto questo fervore attorno a un titolo, ha ragione di esistere se poi l'Auditel in Italia sentenzia che lo vede al massimo un 8% del pubblico (cifra comunque record per La7)? E' davvero così? La "bolla" (o la "balla") si allarga...
(Articolo di Leo Damerini pubblicato sul "Telefilm Magazine" di Luglio)
6 commenti:
I dati di ascolto che citi presumo siano ascolti medi: 700mila ascoltatori sono quindi una media tra quelli che hanno visto una puntata per intero e quelli che ne hanno visto solo un pezzo. Una persona che vede mezza puntata viene considerata, dall'Auditel, come mezzo ascoltatore. Di solito 700mila ascoltatori medi equivalgono a oltre il milione di ascoltatori o meglio di contatti. Io ad esempio ho visto Sex & the City solo dalle repliche in poi quindi non ero considerato in quei 700mila ascoltatori e una serie come Sex & the City può essere seguita anche saltando qualche puntata. I confrotni quindi andrebbero fatti con quanti hanno anche saltuariamente seguito la serie nelle varie riproposizioni i telespettatori del cinema, e i primi saranno molti, ma molti di più.
Forse Mediaset (conproprietaria di Auditel) aveva bisogno di qualche punto di share, quindi li ha 'presi a prestito' dalla indifesa La 7...
Perchè SEX AND THE CITY andava su LA7?
In effetti io sono una di quelle che ha visto la serie completamente in dvd ed è il anche caso di tre mie amiche a cui l'ho fatto conoscere...
pollucchero, nell'articolo si accenna al fatto che gli spettatori al cinema, anche, fossero fans che conoscevano ogni dettaglio, quandi assidui...inutile distinguere se l'Auditel considera uno spettatore o i contatti o chi vedeva solo qualche puntata...quello che è indubbio, è che l'Auditel non rispecchia la realtà. Solo in Italia SATC non è stato un successo di pubblico televisivo, eppure ne parlavano TUTTI...Chiediti e chiediamoci come mai.
l'Auditel dovrebbe rivelare anche i DVD!!!! Se così fosse, i telefilm sarebbero l'unico genere in tv...altro che BUONA DOMENICA e L'ISOLA DEI FAMOSI!
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