lunedì 30 giugno 2008

L'EDICOLA DI LOU - L'alieno sbarca in Italia. «Doctor Who», il serial dei record. E i fan «ricreano» le puntate storiche
(Articolo di Renato Franco pubblicato sul "Corriere della Sera" del 29.06.2008)
L'uomo non era ancora andato sulla Luna, i Beatles pubblicavano il loro primo album («Please Please Me»), Kennedy veniva ucciso a Dallas e Leone era presidente del consiglio (a fine anno lo sostituirà Moro). Era il 1963. Ora qualcosa è cambiato, ma "Doctor Who" è sempre lì. Fanno oltre 760 episodi e 30 stagioni di messa in onda. Un record per una serie tv che ha avuto uno stop nel 1989 (anno epocale, è caduto anche il Muro di Berlino) per riprendere nel 2005 con lo stesso successo: 10 milioni di spettatori e uno share del 44% su Bbc1. E ora si rilancia anche in Italia. "Doctor Who" è il racconto di un viaggio nel tempo, ma a sua volta è un viaggio nel tempo perchè il mondo è cambiato insieme al telefilm di fantascienza che racconta del misterioso dottore (Who? Chi?) di origine extraterrestre che arriva dal pianeta Gallifrey ed è in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio. A colpire, allora come ora, il mezzo che questo Time Lord, Signore del tempo, utilizza per i suoi spostamenti: il Tardis (Time and Relative Dimension In Space), una macchina del tempo di grandi dimensioni, che vista da fuori altro non è che una vecchia cabina telefonica blu della polizia britannica, usata dai Bobbies quando ancora non esistevano le comunicazioni via radio. Cacciato dal suo pianeta per aver interferito con le leggi del tempo, Who interviene ogni volta che il futuro della Terra è minacciato da mutanti-robot, cyborg, Master (un Time Lord traditore). Trasmessa in più di cento Paesi, la serie prodotta dalla Bbc è stata bistrattata in Italia dove la Rai mandò in onda solo alcuni episodi nel 1980. Eppure è diventato ugualmente un cult. «È diventato un fenomeno per sottrazione — spiega Leopoldo Damerini, autore del libro "La vita è un telefilm" —. Fu quasi invisibile, una meteora, ma colpì subito il telespettatore italiano. La cabina telefonica come macchina del tempo e le ragazze appariscenti che accompagnano Doctor Who rimangono subito impresse in uno spettatore abituato a trasmissioni molto classiche. Era una vera novità. Del resto c'era solo la Rai (Canale 5 iniziava a trasmettere proprio nel 1980) e quindi tutti lo hanno visto: o vedevi quello o non vedevi altro». In Inghilterra è diverso: «Lì è come Wimbledon. La puntata di Natale è sempre un evento. Chi passa da Doctor Who diventa una celebrità, come nella serie ripartita nel 2005 è successo per Billie Piper». Meno bistrattato che negli anni '80, ora "Doctor Who" viene trasmesso sul satellite da Jimmy (canale 140) che dal 6 luglio ogni domenica alle 20.10 manda in onda in esclusiva in versione doppio audio (italiano-inglese) la terza stagione del nuovo corso che avrà come guest star Kylie Minogue. Nei panni del dottore che ha due cuori, può sopportare temperature estreme, è in grado di «respirare» senza aria c'è lo scozzese David Tennant, 37 anni, la decima incarnazione del personaggio. Tanti volti diversi ma nessuna sorpresa per chi guarda: il dottore si rigenera in un nuovo corpo allo scadere del suo ciclo vitale o in caso di morte violenta. La Who-mania produce anche continue sorprese. Molti episodi della serie sono spariti dagli archivi della Bbc, cancellati o distrutti negli anni '70. Ma il fan di Who è speciale, e già allora registrava l'audio del telefilm, che è servito per ricostruire a cartone animato due episodi dell'«Invasione» (1968) che sono diventati tra i dvd di maggior successo della serie. E altri progetti di recupero — anche in 3D — sono in corso. Oltre ad aver viaggiato nell'epoca preistorica, incontrato Marco Polo e Charles Dickens, partecipato alla sfida dell'Ok Corral, visitato pianeti del futuro, con le sue storie Doctor Who ha affrontato anche temi meno fantascientifici e più sociali. C'è chi si è scandalizzato quando ha visto il bisessuale Capitano Jack Harkness baciare sia Doctor Who sia la sua assistente: «Sarebbe ridicolo se uno viaggiasse nel tempo e nello spazio e incontrasse solo eterosessuali », ha spiegato Jane Tranter della Bbc. Che sia nel passato o nel futuro, sempre al passo coi tempi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

era ora che qualcuno se ne accorgesse

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